Messa Crismale: Vicenza, mons. Brugnotto annuncia le ordinazioni presbiterali ed i segni giubilari

Nel corso della Messa Crismale celebrata oggi nella cattedrale di Vicenza il vescovo mons. Giuliano Brugnotto ha annunciato le prossime ordinazioni presbiterali ed i segni che la diocesi di Vicenza ha scelto di porre durante l’anno giubilare in corso. Il prossimo 8 giugno infatti, solennità di Pentecoste, il vescovo ordinerà due giovani preti: Alex Cailotto e Paolo Allegro, già diaconi diocesani, che hanno compiuto la formazione nel seminario di Vicenza. L’occasione di questo annuncio nel corso della Messa Crismale è “particolarmente significativa perché proprio durante questa celebrazione i presbiteri rinnovano le loro promesse e gli impegni assunti con l’ordinazione presbiterale”, spiega la diocesi. “La Messa Crismale è un momento molto sentito dal presbiterio”, ha spiegato mons. Brugnotto. “Il ritrovarsi insieme, come preti della stessa diocesi, ci sostiene nel cammino di vita, oltre che nella missione, ma ci aiuta anche a sentirci un unico corpo a servizio di una Chiesa particolare, quella di Vicenza. Per questo diventa particolarmente rilevante annunciare proprio in questa circostanza le nuove ordinazioni, così che, insieme, possiamo pregare e accompagnare con più intensità don Paolo ed don Alex. Entrambi hanno vissuto anche un’esperienza missionaria: don Paolo di tre mesi, mentre don Alex di alcuni giorni, ma ritengo che sia sempre più necessario confrontarsi con altre Chiese, come è stata per loro la Chiesa di Roraima, nell’Amazzonia brasiliana, perché questo ci fa respirare l’appartenenza ad una Chiesa universale e, forse, ci aiuta a sognare la futura Chiesa vicentina”, ha concluso il vescovo. L’altro annuncio riguarda il segno che la diocesi berica ha scelto di porre in questo anno giubilare, che è dedicato in modo particolare alla speranza. Si tratta di un duplice segno.
Un primo aspetto riguarda l’adesione alla campagna “Cambiare la rotta, trasformare il debito in speranza” che, riferendosi al tema della carità, riguarda la cancellazione del debito dei paesi più poveri. “Cambiare la rotta”, nata sulla scia del messaggio di Papa Francesco per la 58esima Giornata mondiale della pace, sottolinea che l’attuale crisi del debito è globale. Più di 100 Paesi la stanno affrontando, con il 60% del loro debito in mano a privati, il che rende più complessa la sua risoluzione. Nel 2023, i Paesi del sud del mondo hanno speso 12,5 volte di più per il servizio del debito che per affrontare il cambiamento climatico e questo li ha resi vulnerabili ai suoi effetti devastanti. Inoltre, più di 3,3 miliardi di persone vivono in paesi dove i governi spendono più per restituire il debito che per spese essenziali, come la sanità e l’istruzione. L’altro aspetto del segno giubilare riguarda il territorio vicentino, come segno “tangibile di restituzione dei beni alla comunità e di condivisione concreta della speranza”.
“Casa San Bernardino” nascerà dalla ristrutturazione dell’ex libreria L.I.E.F. uno stabile di proprietà della diocesi vicentina dato in diritto d’uso a Fondazione Caritas Vicenza. Qui saranno realizzati quattro appartamenti, per un totale di 30 posti letto, che saranno messi a disposizione di persone rimaste, per vari motivi, senza una casa. Si tratterà di accoglienze temporanee (indicativamente 12 mesi), in vista del recupero dell’autonomia abitativa da parte delle persone accolte. Al piano terra troverà spazio anche l’Emporio Solidale di Caritas Diocesana Vicentina. “Casa San Bernardino è una risposta all’emergenza abitativa che a Vicenza si fa sentire. Certamente non può risolvere tutte le richieste, ma almeno per alcune persone potrà diventare un aiuto importante”, ha spiegato mons. Brugnotto. “Sappiamo che l’impossibilità di mantenere una casa – come la rata di un mutuo, l’affitto o le utenze – porta spesso a finire in strada. Con tutte le ulteriori conseguenze, specie se ci sono minori. Invito le parrocchie a sensibilizzare su questo tema e a scegliere una domenica durante quest’anno giubilare per destinare quanto raccolto per questo segno giubilare anche destinando una parte del ricavato delle sagre paesane”, ha concluso il vescovo.

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