Saranno gli anziani dei quartieri più poveri e della periferia di Buenos Aires i protagonisti della liturgia del Giovedì Santo, con la messa in Coena Domini e il rito della Lavanda dei piedi. La celebrazione, presieduta dall’arcivescovo, mons. Ignacio García Cuerva, si terrà nella chiesa di Maria Immacolata di Villa Soldati. In occasione del Giovedì Santo, l’équipe dei “curas villeros”, i sacerdoti delle “villas” della periferia e dell’hinterland della capitale, hanno diffuso una nota, dedicata, appunto, agli anziani: “Siamo molto preoccupati e preghiamo per gli anziani. Vogliamo riconoscere la loro dignità, che abbiano le medicine e tutto ciò di cui hanno bisogno. Ci troviamo in tempi di incomprensioni e divisioni. È essenziale camminare insieme, cercare l’unità. Quando il tessuto sociale è rotto, è necessario integrare e non lasciare fuori nessuno. Il Padre non vuole che nessuno si perda, dice Gesù. È bello in questa Settimana Santa incontrare Dio, che rende possibile ciò che è impossibile agli esseri umani. Dal punto di vista cristiano, non possiamo fare nulla senza Dio. Vogliamo pregare e impegnarci soprattutto per i nostri fratelli e sorelle maggiori. Ci hanno preceduto nel cammino”.
In questo, scrivono i sacerdoti, “siamo incoraggiati dalle parole dei nostri vescovi. Ci ha toccato la riflessione del card. Rossi, arcivescovo di Cordoba. Egli aveva detto che la limitazione dei farmaci gratuiti è un’eutanasia mascherata. Giovani e anziani, ricchi e poveri, malati e sani, tutti abbiamo la stessa sacra dignità di figli di Dio. Inoltre, come l’arcivescovo Colombo di Mendoza, siamo preoccupati per le misure che aumentano la povertà e per l’eccessiva enfasi sulla crudeltà. Siamo preoccupati per ogni tipo di corruzione. Anche quando il pensionato non riceve in modo equo ciò per cui ha lavorato”.
L’anziano, conclude la nota, “deve avere le condizioni giuste per godere del suo tempo libero, per incontrare i fratelli e le sorelle e per servire gli altri. Questo è molto difficile se non ha abbastanza da mangiare, da prendere le medicine e da avere le comodità che si merita se ha lavorato tutta la vita. Il buon riposo ha radici bibliche ed è una parte essenziale della vita di un lavoratore. In questo senso, dobbiamo concepire l’importanza di una pensione dignitosa”.