“Sarà un segno di speranza, che parte dal passato per proiettarsi nel futuro”. Con queste parole la diocesi di Gorizia annuncia la Via Crucis del Venerdì Santo che, quest’anno, assume una dimensione transfrontaliera e simbolica. L’iniziativa – realizzata in collaborazione tra il Decanato di Gorizia e l’Ordine francescano secolare delle due città – coinvolgerà anche Nova Gorica, nell’anno della Capitale europea della Cultura condivisa. La celebrazione partirà alle 20.30 dalla chiesa di Maria Santissima Regina, nel quartiere Montesanto, per concludersi oltreconfine al monastero della Castagnevizza/Kostanjevica, suggestivo luogo panoramico che abbraccia entrambe le città. L’itinerario attraverserà luoghi significativi del confine, come piazza Transalpina e il valico di San Gabriele. Il percorso, articolato in sette tappe, sarà bilingue e animato da famiglie, giovani, volontari Caritas, scout e oratori delle due comunità cittadine. Anche l’animazione musicale sarà condivisa tra gruppi italiani e sloveni. “Un’iniziativa – spiegano i promotori – che incarna lo spirito del Giubileo della Speranza, unendo popoli, culture e storie divise dal passato e ora desiderose di camminare insieme”.