“Lungo quest’anno vi siete piegati sui fratelli e avete fasciato ferite. Avete asciugato lacrime, portato nel cuore storie affaticate, avete incontrato famiglie. Avete regalato vita a tanti”. Lo ha affermato questa mattina l’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Tisi, nel corso della Messa del Crisma che ha presieduto in cattedrale. Più di duecento tra preti e religiosi hanno concelebrato; tra loro il vescovo emerito, mons. Luigi Bressan, e il vescovo emerito di Mossorò in Brasile, il moriano mons. Mariano Manzana, tonato ora stabilmente in diocesi e accolto dall’applauso dei presenti.
“Grazie per quello che siete grazie e per quello che fate nella nostra Chiesa”, ha esordito rivolto al clero mons. Tisi: “Questo grazie – ha aggiunto – si fa intenso e diventa anche preghiera per i sacerdoti ammalati, in particolare vogliamo ricordare don Vigilio Zini e don Mauro Leonardelli e ringraziarli anche per la testimonianza con cui vivono questo momento”. Tra i fedeli in Duomo anche alcune decine di giovani cresimandi della Valsugana (Unità pastorale Madonna di Loreto) a cui si è rivolto don Lauro con parole di incoraggiamento, così come “a tutto il popolo di Dio per il tanto bene – ha rimarcato don Lauro – che uomini e donne nelle nostre comunità regalano a questa nostra terra trentina”. L’arcivescovo non ha fatto mancare un riferimento a “tutti i religiosi e le religiose che ci portano la profezia del regno di Dio, la certezza che questa storia va verso un compimento e non verso una dissoluzione” così come ai seminaristi “in particolare Filippo e Federico che lungo quest’anno saranno ordinati presbiteri” e ai sacerdoti anziani ospiti della Casa del clero a cui mons. Tisi ha espresso “vicinanza e riconoscenza”. L’arcivescovo ha poi riconosciuto che “il ministero per tutti riserva ogni tanto momenti in cui Dio si sfuoca. Chiediamo al Padre di portarci nelle profondità di noi e Di farci arrivare dentro di noi per poter assaporare che non è così. Dio non è torrente infido, Dio non è delusione. Dio è ristoro. È acqua che zampilla. È luce che ti accompagna nell’oscurità”. “Teniamo fisso lo sguardo su Gesù – l’esortazione di mons. Tisi – perché questa, nonostante tutte le ombre, è ora di grazia, è anno di grazia, è vita”.