La Conferenza episcopale francese (Cef) “considerata la gravità dei fatti menzionati, si rivolgerà alla Nunziatura e al Vaticano per far luce su questi elementi di cui non era a conoscenza”. Lo annuncia la Conferenza episcopale francese in una nota diffusa oggi su X alla luce delle nuove rivelazioni sull’Abbé Pierre, il noto sacerdote fondatore della comunità Emmaus, al centro di tre rapporti d’inchiesta che hanno documentato presunte aggressioni sessuali dagli anni Cinquanta fino al Duemila. Secondo le nuove rivelazioni, il Vaticano sarebbe stato a conoscenza “fin dall’autunno del 1955” delle azioni dell’Abbé Pierre. Lo riporta un libro inchiesta dal titolo “L’Abbé Pierre, la fabrique d’un saint”, scritto dalle giornaliste Laetitia Cherel e Marie-France Etchegoin. “La Cef – si legge nella nota – accoglie con favore il lavoro investigativo dei giornalisti. È proprio per far luce il più possibile sulla verità che nel settembre 2024 ha aperto gli archivi nazionali della Chiesa (Cnaef) e ha chiesto alla Santa Sede di indagare sui suoi”.
“Gli elementi portati alla luce sono gravi”, ammettono i vescovi. “Meritano di essere approfonditi, per capire cosa è successo e quale è stato il comportamento dei vescovi francesi che erano in carica all’interno dell’ex Aca (Assemblea dei cardinali e degli arcivescovi, antenata della Cef), negli anni Cinquanta. Bisognerà anche capire come tutto questo sia potuto essere dimenticato e scomparire dagli archivi del Cnaef a partire dal 1970”.
Nel terzo e ultimo rapporto del gruppo Egaé, commissionato da “Emmaüs France” per far luce sulle azioni dell’abbé Pierre, emergevano 9 nuove testimonianze di violenza sessuale, tra cui un abuso su un minore e aggressioni sessuali anche incestuose ai danni una donna che faceva parte della famiglia. Con questi nuovi casi, ammontano ad almeno 57 le persone che sono state identificate con precisione per aver subito violenze, molestie, minacce, inviti sessuali, stupri. Molte altre non hanno voluto comparire nella lista o non hanno voluto firmare la propria testimonianza. Cosciente fin da subito della gravità del caso, la Conferenza episcopale francese ha aperto i suoi archivi lo scorso settembre, ed Emmaüs ha istituito una Commissione d’inchiesta storica.