“Il Risorto ci chiede di fare Pasqua di morte e risurrezione dentro di noi per sgretolare la forza del male che ci divide da Dio e dagli altri e ci contrappone tra noi. Fare Pasqua dentro vuol dire far morire il cuore duro per farlo diventare mite e umile come il cuore di Gesù (cfr Mt 11, 29). L’amore più grande, come per Gesù, scaturisce dal rapporto con Dio, dall’ascolto della sua Parola, e la sua forza risiede nel ‘disarmo interiore’ (Madre Canopi) che fa guardare agli altri senza pregiudizi, senza violenza, con cuore aperto e accogliente, capace di abbracciare tutti per portarli all’abbraccio del Padre”. Così il vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana, nel messaggio di auguri pasquali inviato alla diocesi.
“A Pasqua celebriamo la vittoria di Cristo sul male e sulla morte”, ricorda il presule, sottolineando che “quanto le nostre vite e il nostro mondo abbiano bisogno di tale vittoria non è proprio necessario dirlo, tanto è evidente e doloroso”. “Nella Passione – spiega il vescovo – Satana sferra l’attacco finale al Figlio di Dio e alla sua missione (cfr Lc 4, 13 e 22, 53b). Gesù entra nella lotta e combatte con tutto se stesso, armato soltanto di obbedienza e amore. E vince! Vince in maniera paradossale e inattesa, divina: vince la potenza del male non assecondando la violenza, contrapponendosi con le stesse armi, ma opponendovi la fedeltà a Dio e il perdono”. “Così – prosegue mons. Lovignana – Gesù vince dal più profondo della sua umanità la radice del male; sacrificandosi, donandosi per noi, vince opponendo al male la forza di un amore più grande. E gli effetti di questa vittoria si vedono subito, ancor prima della sua risurrezione: Gesù diventa fonte di vita eterna per il malfattore (Oggi con me sarai nel paradiso Lc 23, 43), di pentimento per Pietro rinnegatore (cfr Lc 22, 61-62), di conversione per il popolo: la folla…, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto (Lc 23, 48)”. “Il Risorto – evidenzia il vescovo – consegna ai suoi discepoli le sue stesse armi perché la sua vittoria sul male diventi la nostra vittoria, perché anche noi, con Lui e in Lui, contribuiamo a cambiare il mondo: obbedienza alla volontà di Dio, fedeltà al nostro battesimo e amore disinteressato e gratuito per i fratelli”.