Giovedì Santo: mons. Cantoni (Como), “non finiremo mai di stupirci dell’Eucaristia”

In occasione della Messa in Coena Domini, celebrata nella cattedrale di Como, il vescovo monsignor Oscar Cantoni ha invitato i fedeli a contemplare “i tre grandi misteri” che la Chiesa celebra nel Giovedì Santo: l’Eucaristia, il Sacerdozio e il Comandamento dell’Amore fraterno. “Non finiremo mai di stupirci e insieme di ringraziare il Signore Gesù per il dono grande e sublime che Egli ci ha lasciato nell’Eucaristia”, ha detto il vescovo, sottolineando come Cristo “non si è limitato a donare sé stesso ai soli Dodici apostoli presenti il Giovedì Santo”, ma ha esteso quel dono “a tutti i suoi discepoli, fino alla fine del mondo”. L’Eucaristia, ha ricordato, è “cibo di vita eterna, segno dell’amore che si fa servizio e comunione”. Mons. Cantoni ha richiamato anche il senso profondo del ministero sacerdotale, “istituito da Gesù non per i meriti degli apostoli, ma per grazia”, affinché essi, “riempiti di Spirito Santo”, potessero “offrire agli uomini i frutti della Pasqua del Signore”. Nel cuore della celebrazione, l’invito a vivere il comandamento nuovo dell’amore, nella scia del gesto di Gesù che “lava i piedi anche a Giuda, pur sapendo che lo avrebbe tradito”, e che insegna a Pietro “il primato del dono di sé”. Solo con la forza eucaristica, ha detto il vescovo, è possibile realizzare il comando di Gesù: “‘Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri’. Questo è l’unico comandamento di Gesù”. Infine, l’appello alla comunità cristiana: “Con l’Eucaristia la terra deserta diventa un giardino irrigato… si realizza la cultura del dono, ossia il progetto di fare di noi stessi una occasione di servizio per gli altri”. E ha concluso: “Impariamo ad andare oltre la misura del nostro amore. Non abbiamo ancora raggiunto la misura dell’amore con cui Gesù ci nutre nella sua Eucaristia. Noi cerchiamo almeno di imitarlo”.

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