Sudan: Borrell (Ue), “Ue pronta all’uso di tutti i mezzi, comprese le misure restrittive, per favorire la pace”

“L’Ue è pronta a considerare l’uso di tutti i mezzi a sua disposizione, comprese le misure restrittive, per contribuire a porre fine al conflitto e incoraggiare la pace” in Sudan. “Le legittime aspirazioni della rivoluzione 2018/2019 devono essere soddisfatte e la loro realizzazione rimane al centro del nostro impegno”. Lo dichiara l’Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue, Josep Borrell in occasione di un incontro a Bruxelles con i rappresentanti della popolazione sudanese. “L’Unione europea è sconcertata dalla brutalità e dal totale disprezzo mostrato dalle parti in conflitto nei confronti dei civili in Sudan, che infuria da oltre 100 giorni. Si sa che oltre 1.100 persone, tra cui 435 bambini, sono state uccise e altre 12mila ferite. Oltre 3 milioni di persone sono state sfollate e la violenza sessuale e di genere è diffusa”. La situazione nel Darfur “è particolarmente preoccupante. I racconti dei sopravvissuti riecheggiano gli orrori delle gravi violazioni contro la popolazione del Darfur di 20 anni fa. I leader devono sapere che il Procuratore della Corte penale internazionale sta già indagando sui crimini in loco”, ha aggiunto. Insieme all’Unione africana e l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad), “l’Ue è in prima linea negli sforzi della comunità internazionale per fornire assistenza umanitaria alle vittime del conflitto”. Ma “questa assistenza può essere efficace solo se l’accesso sicuro, tempestivo e senza ostacoli alle operazioni umanitarie è garantito da tutte le parti interessate in ogni momento e a prescindere dal cessate il fuoco”.

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