Argentina: Episcopato rende noti i risultati della raccolta nazionale “Más por Menos 2022”. Aumento del 10%, gran parte della somma già distribuita per progetti nelle diocesi più bisognose

La Commissione episcopale per gli aiuti alle regioni più bisognose ha pubblicato la relazione finale sui risultati della raccolta nazionale “Más por Menos 2022” (Più per meno) che si è svolta il 10 e 11 settembre 2022, con lo slogan “Alleviando il dolore di oggi, alimentiamo la speranza”. Ha inoltre condiviso una panoramica della distribuzione dei fondi e ha invitato a continuare a sostenere la campagna per tutto l’anno. La campagna 2022 ha raccolto un totale di 164.996.696,14 pesos, di cui 130.100.074,27 sono stati raccolti dalle diocesi. Pertanto, la crescita dell’importo raccolto “in presenza”, nelle diocesi, rispetto al 2021 (quando, a causa della pandemia, era stata privilegiata la modalità online), è stata del 72%, mentre la crescita totale della raccolta rispetto all’anno precedente è stata del 10%.
La media nazionale “pro capite” è stata di 3,59 pesos per abitante, sulla base della popolazione totale del Censimento del 2022 (46.082.150). Del totale raccolto, 112.500.000 pesos sono già stati distribuiti e destinati alle 25 diocesi più bisognose. I fondi ricevuti da ciascuna di queste giurisdizioni saranno utilizzati nel corso del 2023 per la Pastorale e la Promozione umana e sociale. D’altra parte, l’aiuto dato ai progetti delle diocesi meno bisognose e ai progetti di aiuto speciale per Commissioni, Delegazioni e Istituzioni ammonta a 30.500.000 pesos. Come in ogni raccolta, c’è sempre una somma di riserva per gli aiuti in caso di calamità o di emergenza che potrebbero verificarsi durante l’anno in corso. Una piccola parte di questa riserva è destinata anche ai preparativi per la raccolta del 2023.
“Il successo della colletta è la sua trasparenza e il miracolo che un piccolo aiuto e la collaborazione personale possono realizzare, confidando che il poco che si mette significa molto e permette di fare miracoli, le cui conseguenze sono molto difficili da quantificare”, ha riconosciuto mons. José Luis Corral, presidente della Commissione episcopale responsabile della campagna e vescovo di Añatuya.

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