Naufragio nel Crotonese: studenti, “cose che non dovrebbero succedere”. “Possiamo impegnarci per una migliore accoglienza”

(Foto Sir)

“Siamo venuti per onorare le vittime e dare il nostro supporto”. Andrea, diciottenne dell’Istituto nautico di Crotone, parla a norme dei compagni di classe. Alcuni allievi del liceo Classico, dell’Ipsia, del liceo scientifico di Crotone, e dell’Istituto tecnico accompagnati dai rispettivi docenti, hanno voluto omaggiare le vittime di Cutro. “Mi dispiace soprattutto per i bambini piccoli che hanno perso la vita. Queste cose non dovrebbero succedere”, ha detto Stefano, studente della quarta superiore del Pertini. “Noi giovani possiamo impegnarci perché si pratichi una migliore accoglienza”, gli fa eco un giovanissimo compagno di classe, che si domanda: “Chissà quanti sono ancora in mare”. Presenti anche alcuni bambini di un comprensivo che, guidati dai loro maestri, hanno recitato le preghiere in suffragio delle vittime. La maestra Michela Cavaliere evidenzia il motivo di questa visita. “I bambini devono capire che sono fortunati e non vanno incontro a queste sciagure. Vogliamo insegnare loro a insegnare la vita e le diversità”.
Intanto il passaggio dei familiari delle vittime è stato accompagnato da un forte applauso misto a commozione.

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