Pena di morte: Giro (Sant’Egidio), “una moratoria corrisponde a una sorta di cessate il fuoco”

“Il tempo in cui viviamo è intriso di spirito bellicista. Riteniamo che ci sia un parallelo tra la pena capitale e la guerra: come la pena di morte non sana un torto, così la guerra non è un metodo – come dice la nostra Costituzione – per risolvere i problemi tra gli Stati. Giusto difendersi, ma dobbiamo cercare di interrompere il ciclo della violenza”. Lo ha detto Mario Giro, già viceministro degli Esteri e membro della Comunità di Sant’Egidio, aprendo i lavori della 13ª edizione del Congresso internazionale dei Ministri della Giustizia che si tiene oggi alla Camera dei Deputati sul tema dell’abolizione della pena capitale: “La moratoria della pena di morte corrisponde ad una sorta di cessate il fuoco. Le istituzioni non chiedano altro sangue – ha aggiunto Giro -. Non si rinuncia a punire, ma si rinuncia all’irreversibilità”. Nei saluti introduttivi all’incontro promosso da Sant’Egidio la vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha ricordato il lavoro del Parlamento a favore dell’abolizione della pena di morte nel mondo, trasformando la cooperazione internazionale in norme generali e dei governi italiani per la moratoria della pena di morte all’Onu.

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