Giustizia: Mattarella, “reciproco rispetto dei ruoli, distinzione delle funzioni tra i poteri dello Stato, indipendenza”

“Vorrei formulare le congratulazioni, interpretando il sentimento del Consiglio intero, alla presidente Margherita Cassano per la nomina a primo presidente della Suprema Corte di Cassazione. Sappiamo tutti che si tratta della prima donna a ricoprire questa chiamata, a ricoprire questo ruolo così importante. Questo aspetto non ha influito sulla nomina, ma desidero anch’io sottolinearlo – come è stato fatto – ricordando che cinque giorni fa ricorrevano sessant’anni dall’entrata in vigore della legge che ha immesso le donne in magistratura. Ed è un’occasione importante – come poc’anzi ricordava il presidente Curzio – per la Repubblica, oltre che per l’ordine giudiziario”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Assemblea plenaria del Consiglio superiore della magistratura per la nomina del primo presidente della Corte di Cassazione.
“La proposta formulata e gli interventi che si sono succeduti in questa seduta hanno posto in evidenza l’eccellente profilo professionale della Presidente Cassano. Come è stato ampiamente ricordato, nell’arco della sua carriera ha svolto funzioni sia requirenti sia giudicanti, esercitando incarichi direttivi prima nel merito e quindi presso la Corte di Cassazione. In ogni incarico ha mostrato doti e attitudini di elevato livello”, ha osservato il Capo dello Stato, che si è detto “certo che il suo contributo sarà prezioso anche per i lavori di questo Consiglio e del Comitato di Presidenza”. “La presidente Cassano – ha proseguito – tra qualche giorno succederà al presidente Pietro Curzio, al quale desidero anch’io, associandomi alle espressioni significative manifestate in questa occasione dai Consiglieri intervenuti, esprimere il ringraziamento più sentito per l’impegno intenso e qualificato che ha caratterizzato costantemente la sua lunga, eccellente e apprezzata attività di magistrato. In questi ultimi anni ha guidato la Corte Suprema, svolgendo sapientemente la sua funzione di indirizzo e di coordinamento, consolidando il rapporto di fiducia con i magistrati e con il personale amministrativo della Corte: rapporto che è stato alla base della piena collaborazione ottenuta. Ha conseguito risultati importanti, raggiunti dalla Cassazione con la sua guida, non soltanto in termini di efficienza”. “Non ho molto da aggiungere a quanto è stato detto, ma vorrei sottolineare – ha evidenziato Mattarella – che ho sempre molto apprezzato le sue relazioni sull’amministrazione della giustizia, caratterizzate da analisi acute e da rigore nelle valutazioni, con considerazioni di rilievo e, tra queste, il richiamo alla necessità di assicurare certezza del diritto e uniformità dei criteri di giudizio, nonché l’esortazione al reciproco rispetto dei ruoli e alla distinzione delle funzioni tra i poteri dello Stato. Non va dimenticato come il rispetto di questa condizione sia strettamente correlato all’indipendenza”. “Al presidente Curzio rivolgo quindi un saluto di grande riconoscenza insieme agli auguri più intensi per il suo futuro. Concludendo, vorrei esprimere l’auspicio che la tempestività oggi dimostrata dal Consiglio – ha rilevato – possa costantemente caratterizzare il mandato consiliare appena iniziato, così da assicurare la dovuta celerità alle nomine dei dirigenti”.

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