Inquinamento: don Angelelli (Cei), “trovare un equilibrio tra salute, ambiente e lavoro. Non è ambientalismo né ecologismo”

“Per noi il focus del Convengo nazionale di Vicenza è particolarmente importante perché è un percorso relativamente recente che abbiamo avviato con l’Ufficio di pastorale sociale e il lavoro. Abbiamo fissato lo sguardo su un trinomio: salute, ambiente e lavoro e ci siamo resi conto che troppe volte viene messo in crisi perché sembra quasi che questi tre aspetti non si possano coniugare, ma ciò è inaccettabile. Nessuno di questi tre scenari può essere sacrificato in nome di un altro, ma è assolutamente possibile trovare un equilibrio tra questi tre elementi”. Lo ha affermato, oggi, don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute. intervenendo on line alla presentazione del Convegno nazionale promosso dalla Conferenza episcopale italiana (Commissioni per il servizio della carità e della salute e per i problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace) dal titolo “Era cosa molto buona – Custodire le nostre terre: salute, ambiente, lavoro”, che si terrà sabato 4 marzo a Vicenza. “Siamo partiti da Acerra, molto spinti su impulso del vescovo, mons. Antonio Di Donna, dalla Terra dei fuochi per arrivare alle ‘Terre’. Il titolo dell’incontro di sabato è custodire le nostre terre, nella linea in cui ci stiamo muovendo. occorre superare il conflitto ambiente, salute e lavoro, perché questi tre elementi devono essere garantiti assolutamente in equilibrio”, ha sostenuto don Angelelli, ammettendo che “per noi della pastorale della salute è stata una piccola sorpresa renderci conto che un terzo delle diocesi italiane sono su territori inquinati. Quindi, anche il coinvolgimento dei vescovi è diventato determinante per questo cammino”. Il direttore dell’Ufficio Cei ha precisato: “Vogliamo alzare la voce, nel senso positivo del termine, cioè creare attenzione su questi temi. nel nostro cammino di presa di coscienza abbiamo incontrato tante realtà già molto attive e la scelta di Vicenza è in omaggio alle mamme no Pfas, per quello che sono state capaci di costruire a livello di advocacy per questo tema. Ci infiliamo in un filone preesistente e cerchiamo per quanto possibile di ricordare a tutti che non è né ambientalismo né ecologismo, ma è quello che mangiamo e beviamo sulle nostre tavole, quindi è interesse di tutti”.

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