Italiani nel mondo: card. Zuppi, “lotta alla precarietà” nel nostro Paese altrimenti “si va altrove”. “Bella l’idea di un passaporto europeo”

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“Bisogna fare un grande investimento sull’istruzione, sullo studio, combattendo la precarietà, dando condizioni di sicurezza, la casa ad esempio. La lotta alla precarietà è una delle condizioni migliori per dare sicurezza sul futuro e per la bellezza di restare nel proprio Paese”. Lo ha detto oggi a Roma il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, a margine della presentazione a Roma del Rapporto Italiani nel Mondo 2023, della Fondazione Migrantes.  Nel suo intervento durante la presentazione del volume il card. Zuppi ha poi invitato ad “uscire dalla polarizzazione. Parliamo dei problemi e impariamo a capire e non a schierarsi”, perché “la polarizzazione brucia le opportunità” . Le questioni umanitarie, ad esempio, “sono diventate altro ma devono restare quello che sono, altrimenti è pericoloso”. Le statistiche, come quelle contenute nel Rapporto, “sono uno specchio e ci dicono chi siamo”. “Uno statistico mi ha detto che l’Italia è un Paese in via di estinzione – ha osservato -. Non è una prospettiva allettante, perciò dobbiamo chiederci cosa vogliamo lasciare dopo di noi. Forse ancora qualcosa si può fare”. Il presidente della Cei ha fatto notare che il 75% degli italiani che espatriano scelgono l’Europa: “Questo ci chiede di pensarci in maniera più europea e con una visione più larga”. A questo proposito appoggia l’idea di “un passaporto europeo”, anche perché  “i ragazzi ce l’hanno già dentro”  e se “non si combatte la precarietà si va altrove”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa