Santa Gemma Galgani: Lucca, il 14 ottobre uno spettacolo teatrale nel complesso della cattedrale

Sabato 14 ottobre, alle 21, all’oratorio di San Giuseppe di piazza Antelminelli (Lucca) va in scena lo spettacolo teatrale “Santa Gemma Galgani, Fiore della Passione”, organizzato dal Complesso museale e archeologico della cattedrale di Lucca nel festival “I Musei del Sorriso”. Tre voci in scena, con le quali Gemma si rapporta attraverso un dialogo, altre volte con il silenzio: un linguaggio poetico e un coro femminile come porta di accesso privilegiato all’invisibile.
Nato da un’idea di Adriano Scarmozzino, testi e coordinamento sono di Laura Martinelli. Lo spettacolo è interpretato da Nicola Fanucchi e Laura Martinelli, con la partecipazione del coro femminile diretto da Attilio Caffi con i soprani Sara Corrieri, Elisabetta Francesconi e i contralti Carmen Llerena e Loredana Paris. Il festival “I musei del Sorriso” è organizzato dal Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. L’evento è a ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazioni: info@museocattedralelucca.it, 0583.490530. “Proporre lavori teatrali dedicati al tema della spiritualità è un bisogno, un atto liberatorio anche – spiega Martinelli -. La spiritualità è un terreno, per certi versi, non così tanto battuto. Forse il nostro è un tempo nel quale regnano la tecnica e la realtà manifesta. Diventa quasi ridicolo, poco credibile parlare di spiritualità o di invisibile, di tutto quello che non è il mondo tangibile, reale, che tocchiamo, che possiamo gestire, controllare, produrre e vendere. Ma secondo me, noi siamo anche altro, un qualcosa che non va necessariamente con la realtà che viviamo, del visibile. Per me tutto quello che è invisibile, appunto la spiritualità, la poesia, il canto… è una sorgente, un nutrimento in questi tempi a cui tutti possiamo attingere”.
Poi sullo spettacolo teatrale in scena sabato, spiega: “Mi piacerebbe se arrivasse l’amore smisurato che Gemma aveva per il cielo, per l’invisibile, nonostante tutto il male che ha attraversato. Lei ha amato tantissimo, nonostante tutto. Io soffro, ma ti voglio amare. Indagare il rapporto con il bene e il rapporto con il male. Gemma innamorata del cielo, il suo trasporto verso l’alto e insieme la concretezza e l’attraversamento del dolore. Passaggi continui tra bene e male, momenti in cui sei orientato verso l’alto, momenti in cui sei schiacciato a terra, momenti in cui tocchi il cielo con un dito. Un po’ come quando camminiamo, il piede tocca terra e poi va verso il cielo e poi tocca terra e va…”.

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