Minori migranti: appello al Parlamento di 25 organizzazioni della società civile, “allarmate per i rischi di violazioni dei diritti. Normative inaccettabili, stralciarle dal testo”

25 organizzazioni della società civile, tra cui Caritas italiana e Centro Astalli, sono allarmate per i rischi di violazioni dei diritti dei minori migranti e si appellano al Parlamento in occasione dell’avvio alla Camera dei Deputati dell’esame parlamentare del Decreto legge su Immigrazione e sicurezza. Le organizzazioni sottolineano la propria preoccupazione per la prevista accoglienza di minori ultrasedicenni in centri per adulti e per i rischi di respingimento, trattenimento ed espulsione dei minorenni che arrivano soli nel nostro Paese e che potrebbero essere erroneamente considerati adulti per insufficienti garanzie nella procedura di accertamento dell’età. Le organizzazioni chiedono al Parlamento di “stralciare tali norme dal testo”. “Contrariamente a quanto disposto dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per l’accoglienza dei minorenni soli, che deve avvenire in affidamento in famiglia o in centri loro riservati – fanno notare -, il Decreto-legge in esame prevede che, in caso di indisponibilità di strutture dedicate, i prefetti possano collocare i minori migranti non accompagnati ultrasedicenni in centri per adulti. Stiamo parlando di strutture di grandi dimensioni e prive degli standard (in termini di personale, di servizi garantiti ecc.) stabiliti per i minorenni, dove gli stessi non avranno accesso all’assistenza legale e psicologica né a corsi di lingua italiana. Una scelta, questa, che si pone in drammatico contrasto con il principio del rispetto del superiore interesse del minore, oltre che rappresentare una grave discriminazione tra minorenni italiani e stranieri”.
A proposito della determinazione dell’età in fase di identificazione (il testo prevede una deroga alla procedura disposta dalla L.47, in caso di arrivi consistenti, multipli e ravvicinati, a seguito di attività di ricerca e soccorso in mare, di rintraccio alla frontiera o nelle zone di transito e di rintraccio sul territorio nazionale a seguito di ingresso avvenuto eludendo i controlli di frontiera) le organizzazioni fanno presente che “nessun metodo disponibile, neanche medico, consente la determinazione esatta dell’età, è inoltre molto preoccupante che la norma eluda il principio dell’approccio multidisciplinare, e che preveda un’eccezione alla regola secondo la quale gli accertamenti sanitari, in particolare se caratterizzati da invasività, debbano essere utilizzati soltanto se strettamente necessari e in seguito a metodi meno invasivi, quali il colloquio psico-sociale con l’interessato”.
Le organizzazioni ricordano che “la procedura di accertamento dovrebbe essere disposta solo in caso di ‘fondato dubbio’ sulle dichiarazioni dell’interessato e non a libera discrezione delle forze di pubblica sicurezza, sulle quali tale ampia discrezionalità farebbe ricadere una responsabilità eccessiva, oltre che gravosa, nell’ambito dell’identificazione”. Inoltre questa procedura, “può facilmente portare al respingimento, alla detenzione e alla successiva espulsione di minori dichiarati maggiorenni per errore”, nonostante “l’Italia sia stata condannata più volte dalla Corte Europea dei diritti umani per aver collocato minorenni non accompagnati in centri per adulti e aver condotto procedure di accertamento dell’età senza garanzie procedurali sufficienti”. Perciò queste modifiche normative “sono inaccettabili e si fa appello al Parlamento affinché vengano eliminate dal testo durante l’iter di conversione in Legge”.
Le 25 organizzazioni della società civile attive per i diritti dei minori migranti sono: ActionAid, Amnesty international Italia, Arci, Asgi, Caritas italiana, Centro Astalli, Cespi Ets, Cir Onlus, Cies Onlus, Cnca, Cismai, Cooperativa Cidas, Cooperativa CivicoZero, Defence for Children International Italia, Emergency, Intersos, Medici del Mondo, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Refugees Welcome, Salesiani per il Sociale Aps, Save the Children Italia, Sos Villaggi dei Bambini, Terre des Hommes Italia, Unire.

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