Terremoto in Afghanistan: Emergency, inviate sette ambulanze. Oltre 900 morti

A seguito del terremoto che ha colpito l’area sudest dell’Afghanistan la scorsa notte provocando centinaia di morti e feriti che aumentano ora dopo ora, Emergency si è subito attivata inviando sette ambulanze e staff nelle zone più vicine al terremoto per supportare i soccorsi in loco e trasportare i feriti nei suoi centri di primo soccorso adiacenti alla zona colpita, in particolare nei distretti di Ghazni e Andar nella provincia di Paktika dove il terremoto ha provocato il maggior numero di vittime. Secondo Stefano Sozza, Country Director di Emergency in Afghanistan, “il timore è che le vittime possano aumentare ancora, perché molte persone potrebbero essere rimaste bloccate sotto gli edifici crollati. Daremo nuovi aggiornamenti quanto prima, perché i numeri sono in crescendo”. La scossa di magnitudo 5.9, avvenuta attorno alle 23 (ora italiana), è stata avvertita nel raggio di 500 km dall’epicentro fino in Pakistan e in India e ha provocato feriti, morti e distruzione nei distretti di Barmal, Zirok, Nika e Giyan della provincia di Paktika. Ad ora si accertano più di 900 morti e oltre 600 feriti. “Siamo stati chiamati questa mattina per un vertice d’emergenza insieme alle altre organizzazioni umanitarie presenti nel territorio – prosegue Sozza. – Questa ennesima tragedia non fa che peggiorare ancora una volta la condizione di fragilità e difficoltà economica e sociale in cui da mesi versa l’Afghanistan. Ora si renderà ancor più necessario sbloccare e aumentare tutti gli aiuti umanitari necessari al Paese”. Emergency è presente in Afghanistan dal 1999 con due Centri chirurgici a Kabul e Lashkar-gah, un Centro chirurgico e pediatrico e un Centro di maternità ad Anabah, nella Valle del Panshir, e una rete di 44 Posti di primo soccorso. Nel 2021, gli ospedali di Emergency hanno ricoverato 4.982 persone.

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