Funerali Elena del Pozzo: mons. Renna (Catania), “vittima di una violenza che non osiamo qualificare, un giorno la riabbracceremo”. “Gli adulti tengano fuori i bambini dai loro conflitti”

“Un giorno riabbracceremo la piccola Elena, Dio manterrà la sua promessa”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, all’inizio dei funerali di Elena del Pozzo, la bambina uccisa pochi giorni fa dalla madre.
Nell’omelia, pronunciata nel corso della celebrazione che ha presieduto nel pomeriggio in cattedrale, il presule ha sottolineato che “a pochi metri dal luogo dove sono custodite le reliquie di Agata, la nostra giovane santa martire, la pietà del papà e dei nonni ha voluto che fosse portata la salma della loro piccola Elena per la celebrazione dei funerali”. “La martire e la fanciulla, due giovani donne vittime, la prima dell’odio alla fede cristiana, circa 2000 anni fa, e l’altra di una violenza che non osiamo qualificare, perché frutto di tutto ciò che può oscurare il cuore umano, persino il cuore delle persone più care”, ha proseguito l’arcivescovo, aggiungendo che “prego che questa piccola martire innocente di nome Elena da oggi consoli i suoi cari e tutti quei bambini che sono feriti più di ogni altro dai sentimenti che inquinano l’umanità”. “Noi adulti, quando non mettiamo al centro i bambini, perdiamo il metro per giudicare ciò che è davvero importante, come i cristiani e come esseri umani”, ha ammonito mons. Renna, riferendosi a “bambini contesi, barattati nella loro dignità e nei loro diritti, resi ostaggio dalla nostra incapacità di amare”. “Basta con queste violenze!”, ha esclamato: “Elena è morta, ma lei certamente vuole che tanti altri bambini non soffrano più come lei. Perché i bambini sono generosi. Ed Elena – me l’hanno detto in tanti – era una bambina sveglia e generosa. Non vuole che tanti bambini siano feriti nella loro voglia di vivere, segnati nell’anima da chi dimentica che i figli sono ‘pezzi di cuore’, come si dice popolarmente”. “Ferire un bambino è la cosa più terribile che possa cadere ad una mamma, ad un papà, ad un adulto. E noi non lo auguriamo mai a nessuno”, ha continua l’arcivescovo che, poi, rivolgendosi agli adulti, li ha esortati: “Tenete fuori i bambini dai vostri conflitti. Ci sono altre strade da percorrere, molto più sicure per la gioia di tutti, per vedere ritornare il sorriso sul volto dei piccoli: il dialogo, il perdono, l’umiltà di chi vuol riparare, saper uscire in punta di piedi dalla vita dell’altro, con rispetto e con mitezza che è una beatitudine, proclamata tale da Gesù”. “Cara piccola Elena, veglia su di noi adulti, perché nessuno ferisca più alcun bambino, perché non dimentichiamo che il dono più bello che riceviamo da Dio, è quello dei piccoli”, ha sottolineato mons. Renna.

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