Solidarietà: Unicef, nel 2021 record di aiuti per un valore di 7,1 miliardi dollari

L’Unicef ha annunciato risultati da record negli acquisti e nelle forniture per il 2021. Il valore totale delle forniture e dei servizi acquistati dal fondo delle Nazioni unite per l’infanzia ha superato i 7,1 miliardi di dollari, con un aumento del 61% rispetto al 2020. La maggior parte di questo incremento deriva dal ruolo dell’Unicef nella risposta globale alla pandemia da Covid-19, essendo uno dei partner chiave di distribuzione di vaccini per Covax. L’Unicef ha infatti gestito la distribuzione di oltre 884 milioni di dosi di vaccino in 110 Paesi per Covax e altre iniziative.
Oltre che per il Covid-19, l’Unicef ha fornito 2,3 miliardi di dosi di vaccini di routine per proteggere i bambini da diarrea, morbillo, polmonite, polio, tetano, tubercolosi e altre malattie potenzialmente letali, ma prevenibili.
In totale, nel 2021 sono state distribuite circa 3,2 miliardi di dosi di vaccino (sia di routine sia contro il Covid-19). L’Unicef ha consegnato 12,4 milioni di test diagnostici per il Covid-19, 434,1 milioni di dpi, 17,3 milioni di unità del farmaco terapeutico desametasone e 21mila concentratori di ossigeno. Sono state spedite 52.800 unità di attrezzature per la catena del freddo, con un aumento del 92% rispetto all’anno precedente. Le complesse operazioni di approvvigionamento dell’Unicef hanno mantenuto ininterrotto il sostegno ai programmi per i bambini e le comunità vulnerabili in tutto il mondo. La risposta alla pandemia e alle emergenze umanitarie in paesi come l’Afghanistan, l’Etiopia, Haiti e lo Yemen è continuata nonostante le interruzioni della catena di approvvigionamento globale, la carenza di container, gli ingorghi portuali e l’aumento dei costi di trasporto, che è stato necessario superare per garantire l’arrivo di vaccini, farmaci e altri prodotti essenziali salvavita.
“L’eccezionale risultato ottenuto è stato possibile grazie alla solidarietà che si è creata tra l’Unicef, l’industria e gli altri partner umanitari”, sottolinea il direttore generale Unicef, Catherine Russell.

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