Vacanze: mons. Borghetti (Albenga-Imperia), “non è un tempo di sospensione di ogni regola di vita e di anarchia spirituale, culturale e morale”

“La ‘vacanza cristiana’ non si identifica con un tempo di sospensione di ogni regola di vita, un tempo di anarchia spirituale, culturale e morale – seppur breve – e neppure con un semplice collezionare diversivi, dopo i quali tornare ai ‘doveri’ ordinari. Il riposo, la vacanza, dovrebbero essere nell’anno ciò che la domenica è nella settimana: giorno di riposo psico-fisico, giorno di più pacato incontro con il Signore della Vita, giorno di più approfondita conoscenza di ciò che conta, giorno di preghiera più tranquilla, giorno in cui gustare i grandi silenzi, giorno di carità più attiva”. È quanto scrive mons. Guglielmo Borghetti, vescovo di Albenga-Imperia, nella sua lettera di saluto ai turisti in arrivo per l’estate 2022. “È così che le ‘vacanze’ diventano un tempo favorevole per la riscoperta di ciò che abitualmente lasciamo un po’ in disparte: preghiera, meditazione della Bibbia, letture che aprono orizzonti, tessitura di rapporti umani autentici, conoscenza di nuovi territori dove gente come noi vive la sua vicenda umana; le vacanze – ricorda il vescovo – possono essere l’opportunità per riaccostarsi al centro di noi stessi, per riprovare la meraviglia e il gusto dell’incontro con il Dio di Gesù Cristo, radice e fonte di libertà e salvezza integrali. Le vacanze sono per tutti un tempo forte in cui Dio, educatore del suo popolo, ce la mette tutta per ristorarci in profondità e affinarci nell’animo, rendendoci sempre più suoi e più generosi nel servizio”.

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