Papa Francesco: “nessuno desidera un amore a breve scadenza o a tempo determinato”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Nessuno desidera un amore a breve scadenza o a tempo determinato. E per questo si soffre molto quando le mancanze, le negligenze e i peccati umani fanno naufragare un matrimonio”. Lo ha detto il Papa, nel discorso con cui ha concluso il Festival “The beauty of family”, primo atto dell’Incontro mondiale delle famiglie, in corso a Roma fino al 26 giugno. “Mentre voi parlavate, penso che tutti noi abbiamo rivissuto l’esperienza di dolore provata di fronte a situazioni simili di famiglie divise”, le parole rivolte ad una coppia che ha condiviso i propri momenti di crisi, chiamandone per nome tutte le cause: “la mancanza di sincerità, l’infedeltà, l’uso sbagliato dei soldi, gli idoli del potere e della carriera, il rancore crescente e l’indurimento del cuore”. “Ma anche in mezzo alla tempesta, Dio vede quello che c’è nel cuore”, ha fatto notare Francesco: “E provvidenzialmente voi avete incontrato un gruppo di laici che si dedica proprio alle famiglie. Lì è iniziato un cammino di riavvicinamento e di risanamento della vostra relazione. Avete ripreso a parlarvi, ad aprirvi con sincerità, a riconoscere le colpe, a pregare insieme ad altre coppie, e tutto ciò ha portato alla riconciliazione e al perdono. Il perdono risana ogni ferita, è un dono che sgorga dalla grazia con cui Cristo riempie la coppia e la famiglia intera quando lo si lascia agire, quando ci si rivolge a lui”. “È molto bello che abbiate celebrato la vostra ‘festa del perdono’, con i vostri figli, rinnovando le promesse matrimoniali nella celebrazione eucaristica”, l’omaggio del Papa: “Mi ha fatto pensare alla festa che il padre organizza per il figlio prodigo nella parabola di Gesù. Solo che questa volta quelli che si erano smarriti erano i genitori, non il figlio! Ma anche questo è bello e può essere una grande testimonianza per i figli. I figli, infatti, uscendo dall’infanzia, si rendono conto che i genitori non sono dei ‘super eroi’, non sono onnipotenti, e soprattutto non sono perfetti. E i vostri figli hanno visto in voi qualcosa di molto più importante: hanno visto l’umiltà per chiedersi perdono e la forza che avete ricevuto dal Signore per risollevarvi dalla caduta. Di questo loro hanno veramente bisogno! Anch’essi, infatti, nella vita sbaglieranno e scopriranno di non essere perfetti, ma si ricorderanno che il Signore ci rialza, che tutti siamo peccatori perdonati, che dobbiamo chiedere perdono agli altri e dobbiamo anche perdonare noi stessi. Questa lezione che hanno ricevuto da voi rimarrà nel loro cuore per sempre. Grazie di questa testimonianza di perdono!”.

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