Sviluppo internazionale: suor Papa, “le nuove leader annunciano e denunciano”. Suor Gay Miguel, “ascolto, cura e camminare insieme”. Suor Purayidathil, “serve stile sinodale”

(Foto: Uisg)

Chi sono le suore? “La risposta è semplice: una donna, una donna come tutte le altre, che però ha preso una decisione che forse alle altre donne potrebbe apparire drastica, quasi una rinuncia al mondo. Non hanno rinunciato al mondo, che continuano a comprendere profondamente proprio nel condividere le sofferenze e tutti i problemi degli uomini e delle donne che le circondano. Sono coscienti che questo annuncio sarà per alcune di loro causa di condanna, ma insieme a Cristo hanno abbracciato la vita e vogliono donarla”, spiega suor Antonietta Papa, superiora generale delle Figlie di Maria Missionarie, in occasione del lancio della campagna dell’Uisg #NewLeaders. “Il nostro fondatore, don Giacinto Bianchi, scriveva nell’800: ‘Lo spirito animatore della famiglia è specialmente di fraternità, che rende mansueto il cuore e prudente la parola, e l’anima ardente d’amor del prossimo. La vostra sia una società in cui si obbedisce senza dipendere, si governa senza comandare’. Ecco descritto, in poche righe, il modo di ‘essere leader’ delle Figlie di Maria Missionarie. Le nuove leader quindi annunciano e denunciano, indicano cammini e camminano insieme, insegnano ed imparano, sono solidali con i poveri, con gli ultimi, con chi non conta nella società, soprattutto condividono in umiltà e semplicità i doni ricevuti.

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“Credo che la leadership, in questo momento storico che stiamo attraversando, debba porre l’accento fondamentalmente sull’ascolto, la cura e il camminare con gli altri”, osserva suor M. José Gay Miguel, superiora generale delle Carmelitas Misioneras Teresianas.

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Per suor Theresa Purayidathil, superiora generale delle Figlie della Chiesa, “un nuovo leader dovrebbe esercitare la sua autorità con stile sinodale. Camminare e ascoltare insieme agli altri ciò che Dio dice alla Chiesa, alle nostre Congregazioni, è un’esperienza di ‘sinergia’ che, con pazienza e apertura continua allo Spirito, cerca di discernere le modalità concrete di missione, nel ‘prendersi carico’ del mondo, incorporando e valorizzando le differenze. Il ridimensionamento e/o rivitalizzazione ci accompagna da tempo per discernere ciò che possiamo offrire alla luce del carisma, nelle realtà ecclesiali più bisognose, con apertura missionaria alle richieste della Chiesa e alla luce dei segni dei tempi”.

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