Processo in Vaticano: Crasso, “nessun piano per frodare la Segreteria di Stato”

“Non c’è un pezzo di carta, un documento nelle 550 pagine di chat che provi che io con Torzi abbia studiato un piano per frodare la segreteria di Stato, mio cliente per 26 anni”. Lo ha dichiarato il broker Enrico Crasso, durante la ventiduesima udienza del processo in corso in Vaticano per gli investimenti della segreteria di Stato a Londra. In una seconda dichiarazione spontanea rilasciata in questo secondo e ultimo interrogatorio – ha riferito il “pool” di giornalisti ammessi nell’Aula polifunzionale dei Musei vaticani –  Crasso ha affermato di non aver “altro da aggiungere sui fatti contestati”: “Undici capi imputazione non sono pochi, io mi auguro che questo Tribunale voglia rettificare la mia attività di gestire, non mi metta in condizione di pagare attività di altri soggetti…Durante gli ultimi cinque minuti dell’interrogatorio alla Gendarmeria, un signore mi disse: ‘Ma possibile che lei non ha un sassolino nella scarpa? Tutti qui hanno parlato male di lei. Indistintamente. Ma lei non ha niente da dire?”. “Mi rendo conto che è vero il detto ‘tanti nemici, tanto onore’, ma qui c’è in gioco la vita e la reputazione delle persone”, la risposta di Crasso: “Non sono in grado e mai userò qualcuno. Io vorrei fare tante dichiarazioni… La mia vita è cambiata. Sono stato definito nelle chat ‘Crassus il vecchietto’. Quello che ho capito è che sono stato un baluardo per la difesa della liquidità della Segreteria di Stato, non un mezzo per frodare qualcuno. Non c’è un momento in cui si dice Crasso mi ha chiesto soldi, mi voleva far fare un contratto. Nulla di nulla, sarebbe emerso un discorso di questo genere. Auguro a tutti di arrivare a 70 anni come sono arrivato io, mi chiedo dove sono finito, mi auguro che mi giudicherete per quello che ho fatto io e non per quello che hanno fatto gli altri”. Riferendosi poi alla mail con la quale nel 2017 aveva accettato l’incarico di consulente, Crasso ha commentato: “”Quella mail è stata una sliding door, come dice il film. Io da questa storia dovevo restare fuori. E’ stato un errore andare a Londra il 20 novembre 2018”.

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