Parlamento Ue: guerra ed energia, dibattito con Commissione e Consiglio. Da Michel un richiamo a von der Leyen, che lascia l’emiciclo

(Bruxelles) Guerra in Ucraina e crisi energetica al centro del dibattito che ha aperto oggi pomeriggio i lavori della sessione plenaria dell’Europarlamento a Bruxelles. I deputati ne hanno discusso con Ursula von der Leyen, presidente della Commissione, e Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. “Le nostre scelte di oggi determineranno se avremo l’energia sufficiente nel 2023 e oltre. Ma dobbiamo agire subito”, ha detto von der Leyen. “La portata della crisi energetica richiede un senso di urgenza e lungimiranza. Abbiamo fatto più progressi di quanto pensassimo fosse possibile”. La presidente ha ricordato che dall’inizio della guerra la Russia ha tagliato l’80% delle esportazioni di gas verso l’Europa. “In soli otto mesi siamo riusciti a sostituirne la maggior parte. Per esempio, abbiamo più che raddoppiato le nostre importazioni di Gnl dagli Stati Uniti”. “Questo ha permesso di riempire i nostri stoccaggi del 95%. Allo stesso tempo, abbiamo ridotto il consumo di gas del 15%”. Secondo von der Leyen gli scenari peggiori sembrano esorcizzati, e “adesso siamo completamente preparati per l’inverno”. “I prezzi del gas sono scesi di circa due terzi rispetto ad agosto. Tutti noi abbiamo fatto la nostra parte e possiamo esserne orgogliosi”.
Ha però aggiunto: “La prossima stagione di riempimento, alla fine di questo inverno, sarà ancora più impegnativa. Dovremo affrontare tre ostacoli principali. La Russia potrebbe decidere di interrompere completamente le sue forniture di gas. La capacità globale di Gnl non crescerà abbastanza velocemente per colmare questa lacuna. La crescita in Asia potrebbe assorbire la maggior parte di questo Gnl aggiuntivo. A causa di questi fattori, la prossima estate l’Ue potrebbe trovarsi a corto di 30 miliardi di metri cubi di gas per riempire i nostri stoccaggi”.
La presidente della Commissione è poi tornata a parlare di energie rinnovabili. “Se rafforziamo la potenza di fuoco finanziaria di RePowerEu, garantiremo a tutti gli Stati membri la possibilità di realizzare investimenti essenziali per ridurre la domanda di energia e aumentare la produzione delle rinnovabili”. Per questa ragione a suo avviso occorre aumentare i finanziamenti per RePowerEu.
Dopo von der Leyen è intervenuto Charles Michel che fra l’altro ha affermato: “È nostra responsabilità collettiva resistere alla guerra e alla crisi energetica” e “assumere le misure necessarie per fermare questo tentativo di dividerci” da parte della Russia. “Abbiamo bisogno di proposte legislative e c’è un mandato che è stato dato dal Consiglio europeo su nove temi; abbiamo bisogno di proposte legislative ora”. Michel ha quindi aggiunto, quasi certamente riferendosi alla Commissione: “Troppo poco e troppo tardi non può essere un’opzione”. Poco dopo Ursula von der Leyen ha abbandonato l’emiciclo dell’Europarlamento, lasciando la replica finale al commissario Sefcovic.

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