Caduta muro di Berlino: Meloni, “spartiacque nella storia, non solo in quella d’Europa e dell’Occidente, ma in quella del mondo intero”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei Ministri)

“Il 9 novembre del 1989 è una data spartiacque nella storia, non solo in quella d’Europa e dell’Occidente, ma in quella del mondo intero. L’abbattimento del muro di Berlino, oltre a rappresentare la premessa storica per la riunificazione della Germania, segna il tramonto del comunismo sovietico e, con esso, dei regimi totalitari che avevano dominato il Novecento europeo. Regimi che avevano conculcato quei valori e quei diritti fondamentali che sono diventati un patrimonio comune delle democrazie occidentali e che spesso oggi, erroneamente, tendiamo a dare per scontati”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, nel videomessaggio diffuso in occasione del “Giorno della libertà” istituito per ricordare l’abbattimento del muro di Berlino.
“La forza e la solidità delle nostre democrazie è stata resa possibile proprio dalla fine di quei totalitarismi e dal sacrificio di tutte quelle persone che hanno lottato e combattuto, permettendoci di vivere in un mondo libero”, ha proseguito il premier, secondo cui “è grazie all’esempio di giovani come Jan Palach, che diedero la vita per la libertà del proprio popolo, che oggi l’Europa non vive più sotto il giogo della dittatura. È grazie all’opera spirituale, politica e diplomatica di un santo e di uno statista come Giovanni Paolo II che diceva che l’Europa deve respirare con due polmoni, quello occidentale e quello orientale. È grazie alla folla che premeva sulle guardie di frontiera della Repubblica democratica tedesca affinché aprissero i varchi verso ovest e pochi minuti dopo danzava festante sulle rovine di quel muro che abbiamo potuto riabbracciare nel comune ideale europeo decine di milioni di nostri fratelli”.

 

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