Commissione Ue: crisi dei fertilizzanti causata da guerra pesa su sicurezza alimentare. Azioni e buone pratiche per sostenere gli agricoltori

Come garantire la disponibilità e l’economicità dei fertilizzanti è il tema di una comunicazione pubblicata oggi dalla Commissione europea. Infatti, “dopo l’invasione russa dell’Ucraina, una crisi globale di fertilizzanti minerali ed energia sta pesando sulla sicurezza alimentare globale e sui prezzi alimentari”, questo perché la produzione di fertilizzanti e quindi il loro costo dipendono in gran parte dal gas naturale: il prezzo dei fertilizzanti azotati è salito del 149% rispetto allo scorso anno. La Commissione ha voluto quindi indicare “un’ampia gamma di azioni e orientamenti su come affrontare le sfide che gli agricoltori e l’industria dell’Ue, nonché i Paesi in via di sviluppo, stanno attualmente affrontando”, spiega una nota della Commissione, e su come “rafforzare la resilienza e la sostenibilità complessive dei nostri sistemi alimentari a medio e lungo termine”. Così si consigliano alcune “buone pratiche” da seguire per aiutare gli agricoltori: dalle possibilità di ottenere finanziamenti, al progettare strategie agricole, all’introdurre fertilizzanti organici e verdi. Quanto ai Paesi vulnerabili, si indicano come vie di soluzione iniziative di cooperazione, trasparenza del mercato, assistenza umanitaria alimentare. Riguardo a questo punto, la Commissione fa notare che nel 2022 l’Ue ha già devoluto oltre 900 milioni di euro per l’assistenza alimentare, il 55% in più rispetto al 2021 e l’80% in più rispetto al 2020. “Al di là della disponibilità, dell’economicità e dell’uso dei fertilizzanti, l’Ue continuerà ad affrontare le cause profonde della fame, compresi i conflitti e l’insicurezza, i cambiamenti climatici e gli shock economici”.

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