Papa Francesco: udienza, “il dialogo non annacqua”, “se ti dedichi alla conoscenza degli altri, mai sarai minacciato”

foto SIR/Marco Calvarese

“La prima visita di un Papa in Bahrein ha rappresentato un nuovo passo nel cammino tra credenti cristiani e musulmani: non per confonderci o annacquare la fede – no, il dialogo non annacqua – ma per costruire alleanze fraterne nel nome del padre Abramo, che fu pellegrino sulla terra sotto lo sguardo misericordioso dell’unico Dio del Cielo, Dio della pace”. Lo ha spiegato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi, in cui ha ripercorso le tappe del suo viaggio in Bahrein, sul tema: “Pace in terra agli uomini di buona volontà”. “Il dialogo non annacqua – ha proseguito Francesco a braccio – perché per dialogare ci vuole avere un’identità propria, si deve partire dalla propria identità. Se tu non hai identità, non puoi dialogare: perché un dialogo sia buono, si deve partire dalla propria identità, essere consci della propria identità, e così si può dialogare”. Poi il riferimento al primo incontro ecumenico di preghiera per la pace, “con il caro Patriarca e Fratello Bartolomeo e con fratelli e sorelle di varie confessioni e riti”. “I fratelli e le sorelle nella fede, che ho incontrato in Bahrein, vivono davvero in cammino”, l’omaggio del Papa: “sono per la maggior parte lavoratori immigrati che, lontani da casa, ritrovano le loro radici nel popolo di Dio e la loro famiglia nella grande famiglia della Chiesa”. “È meraviglioso vedere questi immigrati, questi cristiani che si radunano e si sostengono nella fede”, ha commentato a braccio: “e vanno avanti con gioia, nella certezza che la speranza di Dio non delude”. “Incontrandoci e pregando insieme, ci siamo sentiti un cuore solo e un’anima sola”, ha testimoniato Francesco: “Pensando al loro cammino, alla loro esperienza quotidiana di dialogo, sentiamoci tutti chiamati a dilatare gli orizzonti”. “Per favore, cuori dilatati, non questi cuori chiusi, duri, perché questa fratellanza umana vada più avanti”, l’appello finale a braccio, unito all’invito “ad aprirci e allargare gli interessi, a dedicarci alla conoscenza degli altri”. “Se tu ti dedichi alla conoscenza degli altri, mai sarai minacciato”, ha garantito il Papa ancora fuori testo: “ma se tu hai paura, tu stesso sarai minacciato. Io dà la mano, ma se dall’altra parte non c’è l’altra mano, non serve. Perché il cammino della fraternità e della pace, per procedere, ha bisogno di tutti e di ciascuno”.

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