Infanzia e adolescenza: Garlatti (Agia) a premier Meloni, “intervenire su povertà minorile, dispersione scolastica, salute mentale, ambiente digitale e partecipazione”

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), Carla Garlatti, ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni per segnalare cinque questioni da affrontare con urgenza a tutela dei diritti di bambini e ragazzi. Si tratta del contrasto alla povertà minorile anche in relazione all’aumento dei prezzi dell’energia, della lotta alla dispersione scolastica, della tutela della salute mentale dei minorenni, dei diritti dei minori nell’ambiente digitale e della partecipazione degli under 18 alle decisioni che li riguardano.
Per ognuno di questi temi Garlatti ha formulato una serie di proposte. “Perché però queste iniziative siano realmente efficaci – precisa la garante – sarà indispensabile prevedere anche specifici sistemi di valutazione di impatto sui diritti dei minorenni da attivare prima di ogni decisione e sistemi di analisi successiva delle ricadute prodotte dall’attuazione delle misure”.
A fronte della presenza in Italia di un milione e 384mila minorenni in povertà assoluta (dati Istat del giugno 2022), l’Autorità garante si è fatta portavoce di una recente posizione della Rete dei garanti europei (Enoc) che ha sollecitato l’adozione di una serie di misure per far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia e alla crisi economica determinata dalla pandemia. Tra di esse, politiche del reddito per assicurare che le famiglie con i minorenni beneficino di un sostegno finanziario, in particolare quelle in situazione di vulnerabilità. E inoltre che gli interventi siano compiuti tenendo conto dell’esperienza e delle opinioni dei minorenni, specie quelli che vivono in povertà o sono a rischio.
Nel giugno scorso l’Autorità garante ha pubblicato un documento di studio e proposta che affronta il problema della dispersione scolastica. A seguito di esso Carla Garlatti ha formulato una serie di raccomandazioni, tre delle quali portate all’attenzione di Meloni: “È necessario attivare un servizio di psicologia scolastica nelle scuole come misura strutturale, come d’altronde previsto dal piano infanzia”. Inoltre, “occorrerebbe istituire ‘aree di educazione prioritaria’ nelle zone del Paese a maggior rischio di esclusione sociale”. Suggerito anche l’aggiornamento delle misure di sostegno al reddito attribuendo maggior rilievo ai nuclei familiari con minori a carico in condizione di vulnerabilità e prevedendo che la concessione del beneficio sia condizionata alla regolare frequenza scolastica dei figli e alla frequenza, da parte dello stesso percettore del reddito, di un percorso di formazione o istruzione.
L’Agia ha in corso una ricerca scientifica triennale su neuro-sviluppo e salute mentale dei minorenni in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità. Dopo i primi risultati, Garlatti aveva evidenziato come “i problemi manifestatisi durante la pandemia rischiano di diventare cronici e diffondersi su larga scala”. A tal proposito nella nota a Palazzo Chigi l’Agia ha sollecitato la definizione di tre livelli essenziali delle prestazioni. Il primo riguarda la composizione minima delle équipe e degli standard di personale da garantire in ogni servizio che si occupa di infanzia e adolescenza. Il secondo prevede di definire percorsi integrati di cura e assistenza per offrire con tempestività un servizio universalistico. Il terzo richiede di assicurare la supervisione professione delle équipe che operano in campo sanitario e sociosanitario. Inoltre, l’Agia ha ribadito la necessità dell’istituzione di un servizio di psicologia scolastica.

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