Energia: Assoambiente, “da gestione rifiuti una spinta verso l’autosufficienza”

“Una corretta e avanzata gestione dei rifiuti, in linea con gli obiettivi fissati a livello europeo, può fornire un contributo concreto alla soluzione del problema dell’autosufficienza energetica del nostro Paese e del caro materie prime: grazie al riciclo si possono risparmiare consumi energetici pari a quelli di 7 milioni di famiglie; grazie al trattamento dei rifiuti organici si può ottenere l’1,5% del fabbisogno nazionale di gas; con la valorizzazione energetica dei rifiuti si possono generare ingenti quote di energia elettrica, pari ai consumi medi di 2,6 milioni di famiglie”. Sono queste le principali evidenze che emergono dall’analisi “Dalla gestione rifiuti una spinta verso l’autosufficienza energetica”, illustrata da Assoambiente – l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche – nel corso di Ecomondo (la fiera per la transizione ecologica in corso a Rimini).
Le attività di riciclo di materiali (metalli, carta, vetro, plastica, organico), “oltre a ridurre l’estrazione di materiali vergini dall’ambiente naturale (uso efficiente della materia) consente di solito forti riduzioni del consumo di energia (uso efficiente dell’energia)”, si legge nel documento presentato oggi. “I processi industriali che usano materiali riciclati sono meno energivori degli stessi processi basati su materie prime vergini. Massimizzare il riciclo quindi significa ottenere un doppio dividendo e ridurre i consumi energetici industriali. L’Italia deve compiere ancora dei passi importanti per arrivare almeno al 65% di riciclo dei rifiuti urbani (obiettivo europeo) e alla chiusura dei cicli di riciclo industriale. Realizzare questi obiettivi al 2035 – conclude Assoambiente – potrebbe valere il 2-3% dei consumi energetici”.

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