Gmg: Orientamenti pastorali, “esperienza missionaria e chiamata alla santità”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

La Gmg a livello internazionale si è rivelata un’eccellente opportunità per far vivere ai giovani un’esperienza missionaria. Così dev’essere anche per quella diocesana/eparchiale”. È quanto si legge negli Orientamenti pastorali per la celebrazione della Gmg a livello locale, diffusi oggi a cura del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. “Si possono organizzare missioni in cui i giovani sono invitati ad andare a visitare le persone nelle loro abitazioni, portando loro un messaggio di speranza, una parola di conforto o semplicemente offrendo il loro ascolto”, una delle proposte del documento. I giovani, inoltre, “possono essere anche protagonisti di momenti di evangelizzazione pubblica, con canti, preghiera e testimonianze, in quelle strade e in quelle piazze della città dove i loro coetanei si incontrano, poiché sono i giovani i migliori evangelizzatori dei giovani”. Da incoraggiare “anche la promozione di attività in cui i giovani facciano esperienze di volontariato, di servizio gratuito e dono di sé”, ad esempio nella domenica precedente la Solennità di Cristo Re, in cui la Chiesa – per volontà di Papa Francesco – celebra la Giornata Mondiale dei Poveri. La Gmg, sia a livello internazionale che locale, può essere una “occasione di discernimento vocazionale” e una “chiamata alla santità”, in quanto si riferisce ad un periodo della vita in cui si fanno scelte di vita impegnative, che “imprimono un orientamento decisivo a tutta l’esistenza”.

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