Diocesi: Padova, dal 22 maggio riapre il Museo del Duomo di Cittadella in veste rinnovata e con nuovi spazi

Cena di Emmaus di Jacopo da Ponte il Bassano

Dal 22 maggio il Museo del Duomo di Cittadella (Padova) riapre i battenti, in veste totalmente rinnovata e in nuovi spazi, dal 22 maggio 2021. Contiguo al Duomo, congloba anche quanto rimane della precedente chiesa medioevale, con i suoi preziosi affreschi. Il Museo, voluto dalla parrocchia del Duomo, viene inaugurato dopo un lungo percorso e vari stralci di lavori, che hanno visto in passato l’apporto del Mibact, e in quest’ultima fase quello della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo e del Comune di Cittadella.
La scelta dei curatori è stata precisa: privilegiare la qualità sulla quantità, per offrire pitture e sculture – ma anche esempi di arti applicate – che risultino effettivamente “eccezionali” per livello o per significato. In primis la grandiosa Cena in Emmaus, capolavoro datato 1537 di Jacopo da Ponte detto Bassano e, poco discosta una Flagellazione (fine XVI secolo) di particolare intensità già attribuita a Palma il Giovane ma più verosimilmente riconducibile ad Andrea Vicentino. E ancora: la grande tempera su tavola raffigurante il Compianto sul Cristo morto, capolavoro della pittura veneta di metà Quattrocento, attributo da Federico Zeri ad Andrea da Murano, e il Sant’Antonio Abate (XV secolo) in pietra di Vicenza con tracce dell’antica originale policromia. Numerose le altre opere di grande rilievo.
“In queste sale si intrecciano due storie – sottolinea mons. Luca Moretti, arciprete del Duomo -. Una antica, che parte dal 1220 e racconta di opere d’arte belle e importanti. Una più recente, fatta di passione e volontariato, che ha ridato luce e splendore alla storia antica”. “Custodire e tramandare quanto di bello e prezioso” abbiamo ricevuto, è “il compito del nostro tempo”.

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