Salute mentale: Siracusano (Univ. Tor Vergata), “sei parole (più una) per ripartire”

Sei parole chiave (più una) per uscire dall’emergenza, ripartire e riprogettare il futuro anche in vista di un manifesto del benessere e della salute mentale. Ne ha parlato oggi Alberto Siracusano, direttore del Dipartimento benessere della salute mentale e neurologica (Università di Roma Tor Vergata), al convegno “Chiesa salute mentale” in corso presso la Pontificia Università Lateranense.
Ascolto, empatia, temperanza, rispetto, gratuità, perdono: queste, secondo Siracusano le “sei parole chiave per ripartire”. “Nel nostro manifesto, che spero prima o poi riusciremo a scrivere – ha spiegato – dobbiamo fare un grande sforzo culturale e di unione”. Parole che vanno controcorrente. Parlare di ascolto “in una società sorda”, di empatia “in una società narcisistica e priva di comprensione”, di temperanza “nella società dell’eccesso”, di rispetto “nella società della disregolazione, del bullismo, della rabbia incontrollata verso gli altri”, di gratuità “nella società del profitto”, di perdono “nella società della vendetta”, sembra una provocazione, ma “dobbiamo farlo come voce all’interno della chiesa cattolica”. Ma esiste un termine trascendente, un concetto che riassume tutto questo e “su cui ulteriormente riflettere? Probabilmente sì: il termine modo. Un termine che a me sempre piaciuto e che apre un campo di riflessioni estremamente ampio e fecondo”, ha osservato lo psichiatra. “Il modo della relazione è un principio di cura – ha concluso –. include le sei parole chiave precedenti: è il loro insieme che costituisce la relazione di cura”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori