Mons. Aldo Giordano: mons. Azuaje (vescovi venezuelani) al Sir, “vicino a tutto il popolo, sempre ha incoraggiato al dialogo e alla fraternità”

(Foto: Conferenza episcopale del Venezuela)

“Mons. Aldo Giordano è stato un nunzio non solamente vicino ai vescovi, cosa che compete al suo servizio come nunzio apostolico, ma anche a tutto il popolo venezuelano, ha percorso tutto il Venezuela, tutte le diocesi del Paese e non lo ha fatto solamente come un funzionario, un diplomatico, lo ha fatto soprattutto come vescovo, come pastore”. Mons. José Luis Azuaje, arcivescovo di Maracaibo e presidente della Conferenza episcopale venezuelana (Cev), ricorda così, al Sir, l’arcivescovo morto giovedì scorso. Come è noto, mons. Giordano per sette anni e mezzo, fino ai primi mesi di quest’anno, era stato nunzio apostolico in Venezuela, in un periodo drammatico della storia di quel Paese, che è stato travolto in questi anni da una crisi economica, politica e sociale senza freni.
Prosegue mons. Azuaje: “Dovunque si trovasse, faceva riferimento alla centralità di Cristo, alla necessità di farci a lui vicini, ma anche rendeva presente Papa Francesco, e lo faceva con molto affetto, soprattutto annunciando la gioia e la speranza dovute al fatto di avere un Papa latinoamericano. Portava gioia e comunione alle persone, si adattava alle diverse culture, a tutti i popoli dove andava, sia che si trattasse di indossare un sombrero o di salire a cavallo, o entrare in una carrozza… lasciava che il popolo lo guidasse nella sua vita pastorale”.
Prosegue il presidente della Cev: “Anche noi vescovi, che siamo stati in questi anni molto vicini al nostro popolo, abbiamo gioito per avere un nunzio così vicino. Nell’ambito del suo servizio diplomatico, ha realizzato un servizio connotato dalle porte aperte, specialmente nella situazione venezuelana caratterizzata da molti scontri e polarizzazioni, ha saputo rivolgersi agli uni e agli altri, ha tenuto le porte aperte a tutti, senza guardare al loro colore politico, al loro partito, e sempre cercando la comunione. Sempre rispetto alle questioni che hanno coinvolto il nostro Paese, ha incoraggiato al dialogo, alla comunione alla fraternità, al rispetto reciproco. In qualche misura mons. Giordano è riuscito nel suo intento, nonostante i tanti condizionamenti che esistono nel Paese, nel senso che il modo di operare di questo servitore ha aiutato molto nell’opera di pacificazione, nella ricerca di giustizia e di fraternità”.
Un altro aspetto per cui “siamo molto grati a mons. Giordano è aver contribuito alla nomina di 36 nuovi vescovi, è stato il nunzio che ha gestito il maggior numero di nomine episcopali. Attualmente siamo 45 vescovi, e la maggior parte ha ricevuto il suo incarico durante il suo servizio”.
Conclude mons. Azuaje: “Ringraziamo il Signore per averlo avuto con noi per sette anni e mezzo e lo affidiamo alla misericordia divina, sperando che quanto ha seminato possa rafforzare l’unità, la comunione e soprattutto l’amore tra fratelli del popolo venezuelano”.

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