Argentina: Cea, mons. Ojea guiderà i vescovi per un altro triennio. “La Chiesa che esce ad ascoltare rappresenta un cambio di paradigma”

(Foto: Conferenza episcopale argentina)

L’Assemblea plenaria della Conferenza episcopale argentina (Cea), riunita in questi giorni in presenza a Pilar, ha eletto il Comitato esecutivo per il triennio 2021-2024. L’attuale presidente, mons. Oscar Ojea, vescovo di San Isidro, è stato rieletto per il prossimo triennio. L’attuale secondo vicepresidente mons. Marcelo Colombo, arcivescovo di Mendoza, diventa il primo vicepresidente e il suo posto sarà occupato dall’arcivescovo di Bahía Blanca, mons. Carlos Azpiroz Costa. Infine, il nuovo segretario generale è mons. Alberto Bochatey, vescovo ausiliare di La Plata.
Eletti anche i presidenti delle commissioni episcopali per questo triennio 2021-2024. Nella commissione per la catechesi, animazione e pastorale biblica, il nuovo presidente è mons. Gabriel Mestre, vescovo di Mar del Plata; Caritas Argentina continua a essere presieduta dal vescovo di Quilmes, mons. Carlos Tissera; mons. Gabriel Barba, vescovo di San Luis, è stato rieletto alla guida della commissione per la comunicazione sociale.
La commissione per l’educazione cattolica sarà presieduta dal card. Mario Poli, arcivescovo di Buenos Aires, primate dell’Argentina; Nella commissione fede e cultura la presidenza è stata nuovamente assegnata all’arcivescovo di La Plata, mons. Víctor Manuel Fernández; nella commissione dei ministeri è stato rieletto mons. César Daniel Fernández, vescovo di Jujuy. Ancora, la commissione liturgia avrà come presidente il vescovo della diocesi “9 di luglio”, mons. Ariel Torrado Mosconi; nella commissione di pastorale sociale è stato rieletto come presidente mons. Jorge Lugones, vescovo di Lomas de Zamora; infine, la commissione per la vita consacrata ha come nuovo presidente mons. Luis Zordán, vescovo di Gualeguaychú.
“In questo tempo di tanta frammentazione in cui tutti cerchiamo di differenziarci e affermarci nei nostri diritti, che la Chiesa esca ad ascoltare rappresenta un cambio di paradigma, che significa non restare radicati nei propri discorsi, cercando sicurezza solo in quelli con cui abbiamo affinità di pensiero e sensibilità”, ha detto mons. Ojea durante la messa d’apertura dell’assemblea, facendo riferimento al cammino sinodale che sta vivendo la Chiesa. E ha proseguito, facendo riferimento ai cammini di rincontro auspicati d Papa Francesco nella Fratelli tutti: “Ci sentiamo profondamente impegnati a portare avanti questo cammino di rincontro tra tutti gli argentini”.

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