Bielorussia-Polonia: mons. Pezzi (Mosca), “non usiamo i migranti come pedine e merci di scambio. Non parliamo di numeri ma di persone”

“Non usare i migranti come pedine e merci di scambio”. Lo chiede mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente della Conferenza episcopale russa, facendo riferimento alla crisi migratoria che si è aperta al confine tra Bielorussia e Polonia dove nei campi vicino a Kuznica si sono radunati circa 4.000 migranti, in fuga per lo più da Siria e Iraq. Una situazione che da giorni sta determinando nell’area una crescente tensione fra i Paesi coinvolti. “È una questione che debbono affrontare questi Paesi”, dice mons. Pezzi interpellato oggi dal Sir. “Ma le immagini che stiamo vedendo colpiscono chiunque abbia un minimo di cuore che non si sia completamente congelato. Nessuno può rimanere insensibile”. E aggiunge: “Non parliamo di numeri o di oggetti ma di persone e di contesti dai quali queste persone stanno fuggendo”.

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