Papa Francesco: lettera, “abbiamo il dovere di garantire la salvaguardia degli ecosistemi”

foto SIR/Marco Calvarese

“Credenti e non credenti, abbiamo il dovere di garantire non solo un’astratta sostenibilità o di proclamare il bene delle future generazioni, ma di predisporre gli strumenti per salvaguardare i diversi ecosistemi e le loro componenti, sapendo che non ci è dato di disporne senza misura”. È quanto si legge nella lettera con cui il Papa ha istituito oggi il ciclo di studi sulla “Cura della nostra Casa comune e tutela del Creato” e la Cattedra Unesco “On Futures of Education for Sustainability”. “A richiederlo – spiega il Papa –  sono le gravi ripercussioni che la mancata coscienza ecologica provoca non solo all’ambiente, ma alle relazioni umane e alla vita sociale, alimentando quella cultura dello scarto che significa anzitutto esclusione, povertà, disuguaglianze, spostamenti forzati di popolazioni, mancata soddisfazione dei bisogni primari”. “Quotidianamente l’intera famiglia umana constata che la cura del creato si lega ai progressi delle scienze, al rapporto tra culture differenti, ai processi di costruzione della pace e della cooperazione, come pure impone di rileggere i principi cardine del vivere sociale”, l’analisi del Papa: “Di fronte al degrado che minaccia il pianeta, espressioni come libertà, giustizia, rispetto reciproco, solidarietà, equità, bene comune, sono privati di ogni significato e usati per giustificare qualsiasi azione”. Di qui la necessità di “educare e formare”, che “rimangono le strade da percorrere per passare dall’impegno per l’ambiente ad una corretta responsabilità ecologica”.

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