Colombia: arcivescovo di Popayán fa appello ad autorità per garantire sicurezza di oltre seicento sfollati a causa del conflitto armato ad Argelia

Di fronte alla difficile situazione degli abitanti del comune di Argelia, nel sud del dipartimento colombiano del Cauca, la Chiesa cattolica di Popayán ha invitato le autorità a garantire la sicurezza degli oltre seicento sfollati a causa dei conflitti tra gruppi armati e a trovare una soluzione che permetta loro di tornare alle loro case. In un comunicato, l’arcivescovo, mons. Omar Alberto Sánchez, che è anche vicepresidente della Conferenza episcopale colombiana, esprime la sua solidarietà per la sofferenza degli abitanti di vari villaggi che, a causa degli scontri tra dissidenti delle Farc e dell’Eln, hanno dovuto lasciare le loro terre.
“Chiediamo alle diverse autorità, la cui missione è proteggere la vita e i beni dei cittadini, di garantire a tutte le persone di poter continuare ad abitare pacificamente e senza alcun pericolo laddove, con sacrificio, sono riuscite ad acquisire una residenza e un patrimonio”.
Contemporaneamente, mons. Sánchez ha invitato i gruppi armati illegali, che stanno provocando gli sfollamenti in questi territori, “a fermare le azioni violente” che colpiscono la popolazione civile.
“Rivolgiamo – afferma l’arcivescovo – un appello energico e urgente ai gruppi che causano e promuovono tale sfollamento, affinché facciano cessare questo conflitto che causa ingiustamente e arbitrariamente tante sofferenze disumane a individui, famiglie e comunità, che hanno il legittimo diritto di dimorare pacificamente dove con fatica sono riuscite a stabilirsi”.

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