Clima: summit investimenti sostenibili. Von der Leyen, “qualcosa si sta finalmente muovendo nelle principali economie mondiali”

“Le persone in tutto il mondo stanno cambiando il modo in cui si muovono, mangiano e riscaldano le loro case. E anche il modo in cui investono: oggi le persone vogliono sapere che il loro investimento non danneggerà il nostro pianeta e chiedono che i loro soldi contribuiscano alla lotta contro il cambiamento climatico”. Con uno sguardo agli sforzi individuali Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha preso le mosse nel suo discorso di apertura al Summit europeo sugli investimenti sostenibili oggi. Salgono i prezzi dell’energia, ma non di quella da fonti rinnovabili, ha sottolineato; quindi “ogni euro speso per le energie rinnovabili aiuta il nostro pianeta e i consumatori”, ma anche “la resilienza delle nostre economie”. Servono però “massicci investimenti”, pari, solo per l’ambito energetico, a una cifra annua corrispondente al 2,5% del Pil mondiale e serve “collegare domanda e offerta di investimenti sostenibili”. Per aiutare in questo percorso l’Ue ha creato “una nuova classificazione per gli investimenti sostenibili, la cosiddetta tassonomia Ue” in base alla quale gli investimenti potranno ricevere l’etichetta di “green bond dell’Ue”. Ma l’Ue sta definendo anche “nuove regole in materia di trasparenza e informativa per il settore aziendale”. Von der Leyen ha avuto parole di soddisfazione verso la Cina, che smetterà di costruire centrali a carbone all’estero, e gli Usa, che hanno promesso di raddoppiare il contributo ai Paesi in via di sviluppo sul finanziamento del clima: “Qualcosa si sta finalmente muovendo nelle principali economie mondiali”. Serve però unire le forze tra Paesi del G7 e del G20 e con le banche di sviluppo e così “spianare la strada per finanziare la lotta al cambiamento climatico, non solo per l’Europa, ma per il mondo intero e per le generazioni future”.

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