Papa Francesco: “non sostiamo nelle sacrestie, non formiamo gruppi elitari”

(da Taranto) “Quando assistiamo a diocesi, parrocchie, comunità, associazioni, movimenti, gruppi ecclesiali stanchi e sfiduciati, talvolta rassegnati di fronte a situazioni complesse, vediamo un Vangelo che tende ad affievolirsi”. A denunciarlo è il Papa, che nel messaggio per la 49ª Settimana sociale, apertasi oggi a Taranto sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. Tutto è connesso”, invita a rispettare, come secondo cartello sulla strada della speranza, il divieto di sosta. “Al contrario, l’amore di Dio non è mai statico e rinunciatario, ‘tutto crede, tutto spera’: ci sospinge e ci vieta di fermarci”, spiega Francesco: “Ci mette in moto come credenti e discepoli di Gesù in cammino per le strade del mondo, sull’esempio di Colui che è la via e ha percorso le nostre strade”. “Non sostiamo dunque nelle sacrestie, non formiamo gruppi elitari che si isolano e si chiudono”, l’indicazione di rotta del Papa: “La speranza è sempre in cammino e passa anche attraverso comunità cristiane figlie della risurrezione che escono, annunciano, condividono, sopportano e lottano per costruire il Regno di Dio”. “Quanto sarebbe bello che nei territori maggiormente segnati dall’inquinamento e dal degrado i cristiani non si limitino a denunciare, ma assumano la responsabilità di creare reti di riscatto”, il sogno di Francesco.

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