Haiti: mons. Dumas (Anse-à-Veau et Miragoâne) ai rapitori di 17 stranieri, “mostrate umanità e pietà. Risponderete un giorno a Dio e alla vostra coscienza”

Un appello all’umanità dei rapitori perché liberino “senza condizioni” i 17 cittadini stranieri di nazionalità statunitense e canadese rapiti ad Haiti il 16 ottobre scorso. A lanciarlo è il vescovo della diocesi di Anse-à-Veau et Miragoâne, mons. Pierre-André Dumas, in un messaggio scritto il 19 ottobre e divulgato sui social e sui quotidiani dell’isola. “Ho appreso con grande sgomento e orrore la triste notizia del rapimento di 16 missionari americani e di un missionario canadese della comunità mennonita ad Haiti nella zona di Croix-des-Bouquets. Il mio cuore di pastore d’anime rimane profondamente scosso da questo atto scellerato e odioso che continua a svilire ancora una volta l’immagine già troppo appannata del nostro bel e caro Paese ferito di Haiti e ad ipotecare l’ideale di libertà, di fraternità e di uguaglianza dei nostri antenati”, si legge nel messaggio. Il vescovo si rivolge poi direttamente ai rapitori: “Esorto personalmente i loro rapitori a mostrare un po’ di umanità, ad avere pietà per questi operatori umanitari stranieri che sono venuti a collaborare alla costruzione di un orfanotrofio per i bambini e gli orfani poveri haitiani e a rilasciare senza condizioni queste vittime innocenti, comprese donne e bambini piccoli. Faccio appello alla bontà fondamentale che è stata posta dal Creatore nel cuore di ciascuno di voi”. Il vescovo usa parole dure: “Ricordo anche ai responsabili di questi crimini che certamente dovranno rispondere un giorno davanti a Dio, davanti alla loro coscienza e davanti al tribunale della storia per i loro atti indegni e disumani commessi contro i loro fratelli e sorelle in umanità”. Il vescovo ha chiesto alle autorità del Paese di fare tutto ciò che è in loro potere per ottenere la liberazione pacifica dei missionari “e ai Paesi che si definiscono amici di Haiti di aiutare Haiti a porre fine a questi atti inumani che degradano il Paese e impediscono il futuro di tanti giovani”. Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha assicurato che gli Stati Uniti faranno “tutto il possibile” per liberare i 17 cittadini nordamericani rapiti, per i quali è stato chiesto un riscatto di 17 milioni di dollari. Continua intanto lo sciopero generale per denunciare l’insicurezza dovuta alle azioni criminali delle gang, lanciato la scorsa settimana. Nonostante però le proteste, le gang hanno ripreso a rapire membri della popolazione. Secondo Le Nouvelliste, nel comune di Croix-des-Bouquets, sono stati registrati diversi casi di rapimento la sera da martedì a mercoledì e dall’inizio dell’anno, secondo i dati diffusi dal Centro di analisi e ricerca sui diritti umani (Cardh), sono state rapite 628 persone, di cui 29 straniere.

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