Famiglia: mons. Sequeri (Istituto Giovanni Paolo II), “punto di forza della produzione del bene comune”

“La qualità della condizione familiare è un indicatore di primaria importanza per il monitoraggio dello stato di salute di una società civile e per la valutazione dell’intero sistema politico e culturale”. Così mons. Pierangelo Sequeri, preside dell’Istituto Giovanni Paolo II e vicepresidente del Family International Monitor, commenta il rapporto su famiglia e povertà relazionale del Family International Monitor, il progetto di ricerca internazionale promosso dal Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II, l’Università Cattolica di Murcia (Spagna) e il Centro internazionale di Studi sulla famiglia di Milano per analizzare e raccontare le concrete condizioni di vita delle famiglie nel mondo.
Nelle sue parole la convinzione che “la famiglia è un punto di forza della produzione del bene comune e della circolazione dei beni relazionali, che danno forma all’ambiente sociale in cui si formano e si sviluppano le persone”. Quindi, un monito: “Dove la famiglia stessa è considerata una dimensione secondaria della costruzione del sistema civile, che tratta la società essenzialmente come un insieme di individui, la qualità del suo apporto al bene comune non è realmente riconosciuta. Questo difetto di riconoscimento è destinato a creare una frattura sempre più grande e pericolosa fra la persona e la comunità”.

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