Giornata Turismo: mons. Fisichella, “attenzione al creato per un’economia che non ha come obiettivo massimizzazione profitto”

“L’attenzione al creato permette ai cristiani di promuovere anche una forma di economia che non ha come obiettivo la massimizzazione del profitto che porta spesso alla violenza nei confronti della natura, con forti ripercussioni sulla dignità della persona”. Lo sottolinea mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, nel Messaggio che ha inviato in occasione della Giornata mondiale del turismo, che si celebra ogni anno il 27 settembre.
“Il primato dell’etica non può essere oscurato dalla sete del guadagno. Non si intende con questo bloccare il progresso tecnologico e neppure lo sviluppo economico. L’attenzione e il supporto agli investimenti sostenibili, quindi, non possono essere pensati alla stregua di un intralcio; costituiscono piuttosto una visione lungimirante che apre a progetti a lungo termine, senza cadere in una miopia del guadagno immediato”, chiarisce il presule, per il quale “è necessario dare spazio alla creatività delle generazioni per consentire di riscoprire la dignità di ogni persona”. In questo percorso, “è urgente soprattutto che la politica sostenga con convinzione e fiducia i percorsi che vengono scoperti, per discernere con saggezza i progetti più adeguati, che mirano al bene di tutti e che accrescono la qualità della vita, in particolare delle persone che appartengono alle fasce sociali più deboli”.
Mons. Fisichella, quindi, ricorda che “la Chiesa ha sempre riconosciuto e sostenuto il valore e l’importanza dell’arte, della cultura e della loro salvaguardia perché permettano di conoscere Dio e di mantenere vive le radici cristiane”: “La via della bellezza è parte integrante della nostra missione di annunciare il Vangelo e di promuovere la crescita spirituale dei credenti”. Per questa ragione “serve che gli investimenti non mirino solo al turismo di massa, possibile veicolo di perdita di identità culturale e religiosa”. Al contrario, “è opportuno che mentre si concentrano gli investimenti sulle infrastrutture, si promuova la dignità di tutti i lavoratori del settore turistico, così da contribuire ad aumentare la qualità del loro lavoro e del turismo stesso. Nell’attenzione alle opere d’arte, che da secoli sono patrimonio dell’umanità e che diventano meta di turisti del mondo intero, è utile ribadire che la loro protezione è responsabilità di tutti e per questo si deve condannare con convinzione ogni forma di violenza che attenta alla loro conservazione”.

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