Diocesi: Milano, sabato in duomo l’arcivescovo presiede la Traditio Symboli. Presenti 74 catecumeni e oltre 2mila giovani

L’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, presiederà sabato 1° aprile alle 20.45, in duomo, la veglia di preghiera in Traditione Symboli alla presenza di 74 catecumeni (adulti che riceveranno nella notte di Pasqua il sacramento del battesimo, entrando così nella comunità cristiana) e di una nutrita rappresentanza di giovani della diocesi – ne sono attesi oltre 2mila – che, nell’anno della XXXVIII Giornata mondiale della gioventù (Lisbona 1-6 agosto), sono chiamati a testimoniare davanti al vescovo il dono della fede. “Durante la celebrazione, l’arcivescovo – segnala un comunicato – consegnerà ai catecumeni e ai ragazzi il Credo, simbolo della fede e ascolto della testimonianza cristiana, in duplice copia: una da tenere per sé e una da condividere”. Il tema della veglia, a cui parteciperanno i vicari episcopali e numerosi presbiteri, verterà sul significato cristiano della Trinità. “Ci accostiamo a tale mistero – spiega don Marco Fusi, responsabile del Servizio per i giovani e l’università – attraverso le domande dei ragazzi che sorgono dalle paure davanti a un futuro imprevedibile tra guerre laceranti e una pandemia che ha lasciato segni di disaffezione alla vita anche tra le nuove generazioni”. “Durante la celebrazione – continua don Fusi – contempleremo con intensità il Crocefisso, il simbolo della condivisione di tutte le sofferenze di uomini e donne che a tutte le latitudini sperimentano la violenza, la malattia, la fame, l’abbandono”.
Il programma della veglia, pensato in collaborazione con i giovani delle associazioni e dei movimenti, comprenderà anche la lettura di alcune omelie di Papa Benedetto XVI sul mistero della Trinità. Durante la Traditio Symboli saranno presenti i catecumeni che, nella notte di Pasqua, riceveranno il battesimo nelle loro parrocchie: 29 di loro sono italiani, 22 europei, 11 sudamericani, 7 africani e 5 asiatici. Sono 41 le donne e 31 gli uomini con un’età compresa tra i 14 e i 71 anni. “Il desiderio di diventare cristiani – sottolinea don Matteo Dal Santo, responsabile del Servizio per la catechesi e per il catecumenato – nasce solitamente dentro relazioni e incontri: il proprio marito o la propria moglie già battezzati, ma anche un amico o un collega di lavoro, qualche testimone significativo, primo fra tutti Papa Francesco. Decisiva per molti è stata anche un’esperienza di volontariato, l’incontro con la sofferenza oppure il contatto con la comunità cristiana in occasione della catechesi dei propri figli”.

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