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Commissione Ue: economia, Dombrovskis richiama gli Stati membri a riforme e attuazione Pnrr

“Dopo una robusta espansione per gran parte del 2022, il Pil reale si è contratto verso la fine dell’anno ed è cresciuto appena nei primi tre trimestri del 2023”. Leggendo le Previsioni della Commissione emergono alcune chiavi di lettura relativi al presente e ai prossimi sviluppi. “Ancora elevati, anche se in calo, l’inflazione e l’inasprimento della politica monetaria hanno avuto un impatto più pesante di quanto previsto in precedenza”. “Gli ultimi indicatori aziendali e i dati delle indagini di ottobre segnalano un’attività economica contenuta anche nel quarto trimestre di quest’anno, in un contesto di crescente incertezza”.
“Si prevede che l’attività economica si riprenda gradualmente man mano che i consumi riprenderanno sulla scia di un mercato del lavoro costantemente robusto, di una crescita salariale sostenuta e di un continuo rallentamento dell’inflazione”. Nonostante la politica monetaria più restrittiva, si prevede che “gli investimenti continueranno ad aumentare, sostenuti da bilanci societari complessivamente solidi e dal Dispositivo per la ripresa e la resilienza”.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, commenta: “Questo è stato un anno difficile per l’economia dell’Ue, che è stata frenata dall’impatto della guerra della Russia in Ucraina, dalla debole domanda globale e dall’aumento dei prezzi al consumo. Dopo una crescita molto debole quest’anno, possiamo aspettarci una ripresa modesta della crescita nel 2024, aiutata da mercati del lavoro forti e dal continuo allentamento dell’inflazione”. Tuttavia, “ci troviamo ancora di fronte ad un panorama geopolitico altamente incerto, ulteriormente aggravato dal conflitto in Medio Oriente. Nonostante la nostra resilienza di fronte a shock consecutivi, l’economia dell’Ue deve anche affrontare sfide strutturali di lunga data. Ciò rende ancora più urgente che gli Stati membri attuino pienamente le riforme e gli investimenti stabiliti nei loro Piani di ripresa e resilienza”.

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