Serbia: Circa 83 Mila migranti entrati nel Paese nel Paese. Salic (Caritas), “siamo attivi in sette campi profughi”

“Fino a novembre, circa 83 mila migranti sono entrati in Serbia, attualmente ci sono 5000 di loro nel Paese, secondo dati non ufficiali”, afferma al Sir Marko Salic, assistente progetti e coordinatore del progetto per i migranti “Remap” in Caritas Serbia. Questa settimana il ministero degli interni di Belgrado ha annunciato di aver individuato 4500 migranti irregolari durante un’operazione di vasta scala della polizia. “L’operazione -spiega Salic – è iniziata dopo una sparatoria vicino al confine ungherese nella quale tre migranti sono morti ed ha coperto sia il confine ungherese che quello bulgaro”. Lui racconta che prima dell’intervento i campi profughi vicino ai confini erano molto pieni e diverse persone dormivano fuori. Dopo, molti profughi sono stati trasportati all’interno del Paese e divisi per nazionalità mentre ora la polizia sta monitorando i campi. Salic spiega che “i migranti della rotta balcanica vogliono giungere nell’ Ue attraverso la Croazia o l’Ungheria ma anche attraverso la Bosnia-Erzegovina dove per alcuni è più facile passare la frontiera”. I Paesi di origine dei profughi sono Afghanistan, Siria, Marocco, Pakistan, Iraq ma anche Cuba e Russia. La Caritas Serbia è impegnata in prima linea con i migranti nel Paese balcanico e lavora in 7 campi profughi tra cui Krnjaca, Principovac, Kikinda, Sombor e Subotica. Tra le attività in corso servizi di lavanderia, corsi di animazione, supporto psico-sociale mentre in alcuni campi vengono distribuiti materiali di igiene e materiali scolastici. Secondo l’operatore Caritas Serbia “quest’ anno il flusso dei migranti non è aumentato, anzi è leggermente diminuito”.

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