Austria: plenaria dei vescovi. “Una pace giusta” per la Terra Santa. Sul Sinodo: dialogo pur con opinioni diverse

Una sintesi di 9 pagine diffusa oggi racconta i temi di cui si sono occupati i vescovi austriaci nella loro plenaria che si è svolta dal 6 al 9 novembre. Tema centrale è stata la sinodalità e le quattro settimane di assemblea sinodale a Roma, che hanno mostrato “in modo impressionante come sia possibile all’interno della Chiesa universale avere un dialogo, anche con opinioni diverse e oltre i confini culturali, e raggiungere risultati”. I vescovi in plenaria hanno parlato di asilo e migrazioni con l’invito alla “concretezza e umanità” nei confronti di quanti vengono accolti. Tra questi le persone ucraine scappate dalla guerra e ancora in Austria a cui occorre dare una prospettiva di vita nel Paese, con possibilità di apprendimento della lingua e inserimenti lavorativi. Nel testo conclusivo, i vescovi austriaci chiedono una “pace giusta” per la Terra Santa e parlano delle loro preoccupazioni per quanto sta avvenendo e per la fragilità del Medio Oriente, mentre invitano a “non lasciare che i cuori siano di nuovo intossicati dall’antisemitismo”. Una preoccupazione dei vescovi è anche la situazione dei cristiani nel Nagorno–Karabach a cui hanno dedicato particolare attenzione durante i loro lavori, in particolare attraverso un dialogo con il vescovo apostolico armeno Tiran Petrosyan.

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