Romania: i vescovi sull’esperienza del Sinodo. Mons. Crisan (Blaj), “impressionante l’attenzione al polmone orientale della Chiesa”

“Come Chiesa orientale, ci siamo sentiti veramente interpellati, durante il Sinodo dei vescovi”, ha affermato mons. Cristian Crișan, in un evento organizzato su zoom la sera di giovedì 9 novembre dall’Azione cattolica della Romania e dedicato al Sinodo dei vescovi. Mons. Crișan, che è vescovo ausiliare dell’arcieparchia di Alba Iulia e Făgăraş, con sede a Blaj, ha rappresentato al Sinodo di Roma il card. Lucian Mureșan, arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica romena. “La nostra Chiesa – ha spiegato – è sinodale da sempre. Ed è stata impressionante, durante il Sinodo, l’attenzione data al ‘polmone orientale’ della Chiesa”. Sul documento finale ha detto che “è una ‘radiografia’del desiderio della Chiesa di camminare insieme, di trovare risposte alle domande dell’uomo contemporaneo”. “Nell’assemblea sinodale – ha aggiunto –, come chiese orientali abbiamo sperimentato che non solo abbiamo qualcosa da offrire alla Chiesa occidentale, ma che dobbiamo lasciarci interpellare, domandarci come possiamo guardare il nostro tesoro sinodale, liturgico, spirituale, canonico alla luce del Concilio Vaticano II, e condividerlo in un modo credibile e chiaro con l’uomo d’oggi”. Anche il vescovo di Timișoara, mons. Iosif Csaba Pal, ha condiviso i giorni scorsi la sua esperienza sinodale con i sacerdoti e gli impiegati della curia vescovile, sottolineando lo spirito di discernimento, nella preghiera, che ha permeato il Sinodo.

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