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Parlamento Ue: Pavel (Rep. Ceca), “populismo non è l’unica strada” nel futuro politico. Voto 2024, in azione nemici della democrazia

foto SIR/Marco Calvarese

(Strasburgo) “Il populismo non è l’unica strada” nel futuro politico europeo: lo ha affermato Petr Pavel, presidente della Repubblica Ceca, intervenendo oggi al Parlamento europeo. Un discorso che ha toccato diversi temi all’ordine del giorno, tra cui la guerra in Ucraina, l’allargamento dell’Unione, la disinformazione, il clima, la transizione verde e digitale. Sotto tono, invece, il fenomeno migratorio e una eventuale risposta comunitaria. Pavel, citando tre volte il suo predecessore Vaclav Havel, è partito da una analisi storica, ha messo in guardia rispetto all’suo della forza, come avvenuto sempre in Europa, ha enumerato i pilastri della costruzione comunitaria per il futuro del continente: “Pace, cooperazione, solidarietà, rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto”. I cittadini “vanno posti al centro” della casa comune, così che “possano identificarsi con il progetto europeo”. Per questo occorrono informazione e una nuova narrazione, che valorizzi “l’unità e la diversità” come criteri del “nostro stare insieme”. Ha poi segnalato i “nemici” dell’integrazione europeo, che agiscono con strumenti diversi: dalla guerra, come Putin, alla disinformazione. “Nel 2024 questi nemici metteranno alla prova la nostra democrazia, per questo occorre agire per confermare che il nostro spirito democratico è vivo e vegeto”.

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