Papa Francesco: Laudate Deum, crisi climatica non è “questione verde, romantica”, “è problema umano e sociale”

“Poniamo finalmente termine all’irresponsabile presa in giro che presenta la questione come solo ambientale, ‘verde’, romantica, spesso ridicolizzata per interessi economici. Ammettiamo finalmente che si tratta di un problema umano e sociale in senso ampio e a vari livelli”. È l’invito del Papa, che anche nella Laudate Deum – come aveva fatto otto anni fa con la Laudato si’ – contesta ogni riduzionismo sulla crisi climatica, che “richiede un coinvolgimento di tutti”: tutta la società “dovrebbe esercitare una sana pressione, perché spetta ad ogni famiglia pensare che è in gioco il futuro dei propri figli”. Perché la Cop28 diventi “storica”, secondo Francesco dovrebbe prevedere “delle forme vincolanti di transizione energetica che abbiano tre caratteristiche: che siano efficienti, che siano vincolanti e facilmente monitorabili”, in modo da “avviare un nuovo processo che sia drastico, intenso e possa contare sull’impegno di tutti”. Solo così, infatti, “si potrebbe ripristinare la credibilità della politica internazionale, perché solo in questo modo concreto sarà possibile ridurre notevolmente l’anidride carbonica ed evitare in tempo i mali peggiori”. “Speriamo che quanti interverranno siano strateghi capaci di pensare al bene comune e al futuro dei loro figli, piuttosto che agli interessi di circostanza di qualche Paese o azienda”, l’auspicio: “Possano così mostrare la nobiltà della politica e non la sua vergogna”. “Perché si vuole mantenere oggi un potere che sarà ricordato per la sua incapacità di intervenire quando era urgente e necessario farlo?”, la domanda rivolta ai potenti.

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