Mar dei Caraibi: sale a una trentina il numero dei venezuelani dispersi mentre tentavano la traversata dall’isola colombiana di San Andres alle coste del Nicaragua

Le autorità colombiane sono alla ricerca di almeno trenta migranti scomparsi nel Mar dei Caraibi mentre navigavano irregolarmente su un’imbarcazione diretta in Nicaragua, dopo essere salpati dall’isola di San Andres, che fa parte del territorio colombiano, pur trovandosi al largo del Nicaragua. Trenta migranti di nazionalità venezuelana risultano dispersi dalla notte di sabato 23 ottobre, insieme al conducente dell’imbarcazione e all’assistente, entrambi di origine colombiana. Secondo le notizie fornite dai familiari dei migranti, nella nave ci sarebbero stati 17 adulti e 13 minori; una delle donne era incinta e il più piccolo tra i minori ha tre mesi. Un’altra imbarcazione, partita contemporaneamente, con dodici migranti, sarebbe giunta a destinazione. Il Nicaragua si sta trasformando, in queste settimane, in una vera e propria “base di partenza” per i migranti, soprattutto venezuelani, haitiani e cubani. Oltre ai viaggi della disperazione vie mare, il Paese sta usando la migrazione come “arma di pressione” contro gli Stati Uniti noleggiando centinaia di voli per trasportare i migranti da Haiti e Cuba, secondo le denunce dell’opposizione al regime di Daniel Ortega. In effetti, il Governo nicaraguense, spesso, non chiede il visto ai migranti che giungono nel Paese e poi tentano di raggiungere gli States attraverso Honduras, Guatemala e Messico.

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